Lunedì 31 maggio, ore 18.30 alla Terrazza di Piazza Matteotti a Perugia Giuliano Giubilei presenta “I fantasmi di via Ossuna 33. E’ il primo romanzo di Salvo Montalbano, omonimo del celeberrimo personaggio di Camilleri con cui ha in comune solo la Sicilia. Psicanalista transazionale dopo aver frequentato e trattato scientificamente i più disparati disturbi della personalità, Montalbano ha tradotto in narrativa le sue profonde conoscenze sui lati oscuri e luminosi dell’animo umano.I Fantasmi di via Ossuna 33, è stato pubblicato solo alla fine dello scorso anno ma l’autore ha già in cantiere altri due romanzi, Tela di Mosca e L’avventura di Don Giuseppe medico anatomista (titolo provvisorio).In tutti e tre i volumi, i personaggi principali vivono esclusivamente “un tempo”. L’avvocato Noto de I Fantasmi di via Ossuna, vive solo il presente, l’avvocato Colaianni di Tela di Mosca è fermo al passato e Don Giuseppe invece sarà completamente proiettato nel futuro.“Nessun essere umano può vivere solo “un tempo” – spiega l’autore – quando questo accade si manifestano delle complicanze difficilmente superabili. Complicanze che bloccano e non permettono di assaporare il gusto semplice della vita, il divenire naturale delle cose. Come se un’opera lirica o una sinfonia avessero solo un ritmo, sarebbero di una noia mortale e soprattutto non sarebbero un’opera”. Sebastiano Noto è un avvocato di 39 anni che trascorre la vita in maniera automatica senza nessuna consapevolezza di se stesso, dei suoi desideri e delle sue aspettative. Per questo è un vile e un abitudinario. Non ha coraggio e non si assume mai un rischio. Vive nella casa dei suoi genitori, lavora nello studio del padre, frequenta sempre le stesse persone, gli stessi posti. Tutto intorno a Sebastiano rimane immobile fino a quando non accade qualcosa che sconvolgerà la sua esistenza.E’ proprio a questo punto del romanzo che il lettore viene trascinato improvvisamente in un vorticedi colpi di scena. Storie che incrociano altre storie, una folla di personaggi che non rispetta il limite tra sogno e realtà e confonde lettore e protagonista. Intrighi, fantasmi o presunti tali, passioni e sentimenti accompagnano Sebastiano in questo percorso d’iniziazione alla vita.“…Senza deriva, amico mio, lei non può tenere il vento, né usare la vela. Sbatacchia, scarroccia. Va qua e là come una banderuola. Senza di essa, lei è solo opera morta e non opera viva…”Il lettore e l’avvocato Noto usciranno dal groviglio di emozioni e percezioni olfattive grazie ai numerosi indizi che l’autore lascia cadere in ogni pagina del romanzo. “Mi piace far scoprire lentamente la storia principale del romanzo – sottolinea Montalbano – perché come in un rapporto di coppia, la sincerità non sempre è la misura dell’amore”.L’opera è densa di personaggi e spaccati storici, a tratti comica, zelante nella descrizione degli oggetti – che sembrano avere un’anima -, ricca di vicende che si susseguono in ordine sparso, per poi riallacciarsi in un ben definito filo conduttore. “L’avvocato Sebastiano Noto era un uomo normale. Né alto né basso né magro né grasso né spiegazzato né stirato dalla vita che aveva vissuto. Esattamente non poteva dire di sapere come avesse fatto a finire lì…”