Gli affari delle mafie e le morti per droga
In dieci anni le morti per overdose in Italia sono diminuite di oltre il 50%. Anche in Umbria la droga uccide con meno frequenza. Il dramma è che contemporaneamente il tasso medio di mortalità è tre volte superiore a quello nazionale e piu’ alto della media europea. Sono dati della relazione parlamentare del 2010 e gli esperti non sanno dare a questo andamento una spiegazione in qualche modo scientifica. E’ un dato statistico terrificante con i quali più soggetti stanno da tempo facendo i conti : contrasto alla criminalità organizzata, lotta ai trafficanti e presidio del territorio contro lo spaccio al dettaglio; politiche sociali per la riduzione del rischio; unità di strada per la dissuasione e il recupero. L’eroina è la prima sostanza responsabile delle morti per overdose; la seconda è la cocaina. Nel 2009 sono aumentati i ricoveri per uso di cocaina e anche di cannabinoidi. I giovani fanno più uso di stimolanti: meno eroina cocaina e cannabis e più extasi. Nel complesso il numero dei consumatori è sceso del 25,7 per cento. L’Umbria conserva il record negativo delle morti pur essendo inserita nel trend al ribasso della mortalità iniziato nel 2008. Lo scorso anno i decessi sono stati 18. Tutto questo avviene mentre il mercato si consolida nelle sue articolazioni internazionali.
I capi dei clan organizzano le spedizioni maggiori, il cuore dei loro affari sporchi. I corrieri fanno riferimento ai livelli intermedi. La rete dei piccoli spacciatori è in mano ai referenti locali delle mafie italiane e straniere. Referenti che hanno interessi anche nei settori del traffico degli esseri umani e dello sfruttamento dello prostituzione per conto delle stesse centrali. Sono tipologie di reato strettamente connesse. In crescita del 20 per cento quelle relative al mercato della droga, dell’86 per cento quelle legate al sesso a pagamento. La sola procura di Perugia ogni anno lavora su circa 1500 procedimenti relativi agli stupefacenti.
La criminalità organizzata torna a farsi viva con gli emissari dei vertici quando i profitti di questo doppio binario devono essere riciclati con investimenti nell’economia pulita.
E’ lo schema che ricorre nelle inchieste della Direzione Distrettuale Antimafia dalle quali emerge che la regione è un crocevia al quale fanno capo due direzioni opposte di traffico.
Cocaina ed eroina arrivano dal sud italia, quando il business è controllato da camorra,mafia e ‘ndrangheta; arrivano invece dall’america latina,attraverso l’Olanda e quindi dal nord quando il controllo è prevalentemente in mano alla criminalità dell’Europa dell’est.