La ‘ndrangheta dietro l’angolo
La notte del 12 febbraio 2008 i carabinieri del Ros- coordinati dalla direzione distrettuale antimafia- arrestano in Umbria e in Calabria cinquanta persone. Sono amministratori pubblici calabresi, professionisti umbri,imprenditori ,pezzi grossi della criminalità organizzata. Tutti insieme per prendere il controllo degli appalti di grandi opere in diverse parti d’Italia e investire nei settori immobiliare, costruzioni e turismo,locali i profitti di una serie di attività illecite. E’ l’ultimo blitz partito da Perugia contro la ‘ndrangheta, cosca Morabito- Palamara-Bruzzaniti. Più recente invece,6 giugno 2010,il sequestro delle azioni di un complesso ricettivo nel ternano , appartenenti,secondo la magistratura di Torino alla cosca Morando alla quale quel giorno, in varie aree della penisola, confiscarono beni per venti milioni di euro.Con l’operazione coordinata dalla Procura di Milano che oggi-13 luglio 2010- con trecento arresti ha colpito al cuore la mafia calabrese in espansione verso il nord con il forte radicamento in Lombardia , è stata anche ricostruita la mappa della presenza della n’drangheta nelle varie regioni italiane.L’Umbria sarebbe sotto il controllo dei clan Facchineri, Morabito,Palamara e Bruzzaniti.Quella dei Facchineri è una presenza storica. Arrivarono negli anni settanta per sfuggire ad una faida. Negli anni ottanta furono coinvolti in alcune rapine e in un sequestro di persona (Garinei, un imprenditore agricolo dell’Alta Valle del Tevere che riuscì a fuggire dalla prigione).Successivamente uno dei superlatitanti del gruppo fu bloccato dalla polizia a Perugia città nella quale poteva far conto su coperture e protezioni, Nel 2002 alcuni esponenti della famiglia furono arrestati, sempre in Umbria, per traffico di droga. Della presenza degli altri clan si conosce poco.Solo qualche traccia in inchieste ancora da definire.