Meredith Kercher:oltre ogni ragionevole dubbio
Un processo ha un solo risultato da raggiungere – al di la delle giocate siano esse scontate o a sorpresa, tecniche o funamboliche-delle parti in causa : accertare la possibile verità giudiziaria dei fatti, individuare e attribuire responsabilità, comminare le adeguate pene. E’ il fare giustizia che per cultura e codici spetta ai Tribunali e alle Corti. E’ una giustizia somministrata in nome del popolo , un atto o più atti che alla fine del loro tortuoso percorso (indagini, istruttorie, gradi di giudizio) dovrebbero essere validi e accettati da tutti. Le polemiche che sempre più spesso seguono è roba da talk show. La Corte d’Assise d’Appello di Perugia che sta giudicando in secondo grado Raffaele Sollecito e Andanda Knox per l’ omicidio di Meredith Kercher questa verità la vuol accertare al di la di ogni ragionevole dubbio sulla colpevolezza dei due imputati. E’ ovvio: una giustizia con il dubbio non può esserci. E infatti quando i giudici di primo grado hanno condannato il giovane pugliese a 25 anni di carcere e la studentessa americana a 26 anni carcere lo hanno fatto senza dubbio alcuno. Altrimenti avrebbero emesso un’altra sentenza. Read more…