Umbriacoldcase:omicidio Nottiani (1998)
Piero Nottiani,ha 50 anni,e il 31 marzo 1998 ha un ospite a cena. Sul tavolo ci sono il pollo arrosto,l’insalata,due bicchieri di vino. Un pasto che non verrà consumato perché Piero Nottiani muore assassinato. Tre colpi alla testa con una statuetta di marmo,il cadavere avvolto in un tappeto persiano, la testa infilata in un sacchetto di plastica. Piero Nottiani era un restauratore e uno studioso,molti i lavori sugli antichi dipinti della Galleria Nazionale dell’Umbria,molti gli attestati di stima per la persona e per la professionalità. Una persona gentile,elegante,disponibile, mai in prima fila, anzi un tipo discreto e riservato. Quando l’uccidono nel suo appartamento al terzo piano di un palazzo di via sant’Ercolano a Perugia, da tempo ha lasciato la moglie dalla quale ha avuto un figlio che ha otto anni. Vive solo. Le indagini annaspano in un mare senza appigli. Manca anche un movente;Piero Nottiani non è stato rapinato, è lui che ha aperto la porta all’assassino o forse vittima e omicida sono arrivati insieme. Nessuna amicizia sospetta. Niente frequentazioni stabili nel giro stretto degli omosessuali dove era conosciuto. Solo correttezza sul lavoro e nel mondo delle opere d’arte. Neanche le testimonianze dei colleghi e dei vicini aiutano. Buio totale. L’assassino- conosciuto da tempo o incontrato casualmente ma ospite a cena- è venuto dal nulla e nel nulla è tornato a nascondersi.