Umbriacoldcase:omicidio Fondacci (1997)
Un geranio conficcato nella terra bagnata ,lungo la strada che da Gubbio s’arrampica fino alla frazione di Casamorcia. L’ultimo omaggio dell’omicida alla sua vittima ammazzata con tre colpi di fucile il pomeriggio del 6 novembre 1997. Un geranio che per la prima volta in un’indagine giudiziaria viene sottoposto al test del Dna per confrontarlo con il dna della pianta con un fiore reciso che c’era nell’abitazione dell’unico sospettato. La comparazione del dna è negativa, ma gli investigatori ritengono di avere prove sufficienti per portare Mauro Ronchi 32 anni, operaio della Merloni,davanti ai giudici con l’accusa di aver ucciso Maura Fondacci,31 anni,commessa in un negozio di pasta fresca. L’arma del delitto- dicono i consulenti tecnici- è compatibile con il fucile da caccia dell’operaio; l’operaio corteggiava la vittima che lo respingeva;una telefonata anonima lo ha inguaiato; è senza alibi per il 6 novembre.Mauro Ronchi grida la sua innocenza; i difensori sostengono che non c’è un indizio contro di lui. Arriva- giugno 1999-la sentenza. Le prove contro Mauro Ronchi-la compatibilità del suo fucile da caccia con l’arma del delitto,un presunto corteggiamento respinto, una telefonata anonima- dopo due anni di carcere- franano al processo d’appello. Assolto per non aver commesso il fatto. L’operaio non è l’assassino. L’operaio è completamente estraneo all’omicidio di Maura Fondacci- conferma la Corte di Cassazione. Le indagini finiscono, l’omicidio è senza un perché e senza un colpevole. Un assassino è in libertà.
il vero colpevole conosceva bene mauretta e non era un corteggiatore anonimo. credo che le forze dell’ordine quella volta, come avviene spesso nelle piccole località, siano state accecate da pregiudizi e preconcetti, non si è mai indagato abbastanza sul fratello e sul legame molto forte tra i due fratelli: siamo sicuri che sia arrivato sul luogo 5 minuti dopo come sostengono i tecnici? 5 minuti di margine sono davvero pochissimi…