Piccole storie nere: Freddi, the first kidnapping in Umbria
Alle 22 del 19 agosto 1979 una famiglia torna a casa, nell’abitazione di campagna tra Valfabbrica e Gualdo Tadino perché la famiglia è di Roma. Sono padre, madre e 3 bambini, hanno trascorso il pomeriggio da alcuni amici. Questo antico palazzotto è il cuore della loro azienda agricola.Ci sono almeno 6 persone che aspettano, sono mascherate, hanno mitra e pistole.Guido Freddi neanche 13 anni, uno dei 3 figli, diventa la vittima numero uno dell’anonima sequestri in Umbria. I rapitori lo rilasciano dopo 28 giorni sull’autostrada del Sole vicino a Orte dopo il pagamento di un riscatto di 600 milioni di lire. Guido Freddi (al telefono): “sicuramente è un ricordo per me che appartiene al passato, non è più parte della mia vita”.Le indagini seguono la pista sarda ma non portano a nulla. Niente da una ricevuta persa dai banditi durante il sequestro, niente da una banconota del riscatto ritrovata in Sardegna, niente dal riconoscimento fotografico fatto dalla giovane vittima. Il sequestro è un caso irrisolto.Nel 2006 Guido Freddi diventato un musicista affermato che vive tra New York e Parigi è tornato a Perugia a cercare il fascicolo del suo sequestro. Guido Freddi (al telefono): “Volevo semplicemente mettere un punto finale a tutta la vicenda che comunque mi ha segnato per molti anni successivi a quelli del rapimento insomma”.
Il fascicolo però è scomparso, s’è perso tra un trasloco e l’altro dagli uffici giudiziari.
Guido Freddi (al telefono): “Sembra quasi che in qualche maniera questa storia voglia trascinarsi al di là del fatto di cronaca in se per sé insomma”.