Senigallia:Lex and the city, quando il noir parla di casa tua
C’è anche Perugia raccontata da Alvaro Fiorucci insieme con la Napoli di Maurizio De Giovanni,la Toscana di Marco Malvaldi, Parma di Valerio Varesi, Urbino di Marcello Simoni, Roma di Giovanni Ricciardi, Modena di Luigi Guicciardi , la Torino di Rosa Mogliasso, alla seconda edizione di “Ventimilarighesottoimari in Giallo” che ,promossa dal comune con la Fondazione Rossellini per la Letteratura Popolare, è in programma a Senigallia dal 22 al 26 agosto.
E’ la città che fa da scenario a <<48small-il dottore di Perugia e il mostro di Firenze>> il libro che ricostruisce le vicende giudiziarie avviate a seguito della morte del medico Francesco Narducci avvenuta al lago Trasimeno nell’ottobre del 1985.
La rassegna ha per sottotitolo “ Lex and the city” proprio per sottolineare come gialli e noir siano anche strumenti per analizzare le caratteristiche dei contesti urbani, sociali ed economici nei quali sono ambientati.
Dunque romanzi con personaggi e vissuto di una fantasia sempre più prossima alla realtà.
Rispetto a questo tipo di narrativa il libro di Alvaro Fiorucci ha una struttura del tutto diversa: la scrittura è cronaca e non invenzione letteraria. Quando analizza i temi della vicenda con quando tratta delle reazioni, aspettative, comportamenti della dinamica cittadina. “ Il noir italiano si è diviso per territorio, facendo diventare il territorio un personaggio”.
Con queste parole Massimo Carlotto racconta il legame sempre più profondo tra i giallisti italiano e le città o le regioni dove vengono ambientate le loro storie.
C’è la Bologna di Macchiavelli e Lucarelli, la Bari di Carofiglio, la Napoli di De Giovanni, la Roma di Ricciardi, la Genova di Morchio, precisano gli organizzatori della rassegna che aggiungono:
<<raccontare un crimine in un determinato contesto vuol dire analizzare la realtà politica, sociale ed economica di quel luogo.
E così da letteratura di genere, il noir italiano diventa lo strumento per raccontare i problemi della metropoli italiane di oggi: la criminalità organizzata, la sofisticazione alimentare, la collusione tra finanza e politica.
L’edizione 2013 di “Ventimilarighesottoimari” proporrà alcuni degli autori più interessanti all’interno di una produzione culturale amatissima dai lettori italiani e stranieri >>.
“ Il noir italiano si è diviso per territorio, facendo diventare il territorio un personaggio”.
Con queste parole Massimo Carlotto racconta il legame sempre più profondo tra i giallisti italiano e le città o le regioni dove vengono ambientate le loro storie.
C’è la Bologna di Macchiavelli e Lucarelli, la Bari di Carofiglio, la Napoli di De Giovanni, la Roma di Ricciardi, la Genova di Morchio.
Raccontare un crimine in un determinato contesto vuol dire analizzare la realtà politica, sociale ed economica di quel luogo.
E così da letteratura di genere, il noir italiano diventa lo strumento per raccontare i problemi della metropoli italiane di oggi: la criminalità organizzata, la sofisticazione alimentare, la collusione tra finanza e politica.
L’edizione 2013 di “Ventimilarighesottoimari” , anche quest’anno organizzata in collaborazione con la Fondazione Rosellini per la Letteratura Popolare, proporrà alcuni degli autori più interessanti all’interno di una produzione culturale amatissima dai lettori italiani e stranieri.<<48 small>> viene presentato domenica 25 agosto, all’Angolo Giallo di via Bandiera alle 18,45 dal giornalista Paolo Mirti.
Degli scenari aperti dalle indagini sulla morte di Francesco Narducci e gli ipotizzati collegamenti con le vicende del mostro di Firenze, prima dell’appuntamento con “Ventimilarighesottoimari” l’autore discuterà con il giornalista Antonio Zollo il 9 agosto alle 21 a Massa Martana per “Pagine Sotto Le stelle” e il 17 agosto a Gubbio, alle 21, nel convento di San Pietro con il giornalista Gianluca Sannipoli per “Gubbio no border”.