” Il sangue delle donne”:annunciazione e premeditazione
Gli ultimi quattro casi che hanno toccato l’Umbria hanno in comune il fatto che – per quello che i cronisti hanno potuto raccontare- sembrano tutti annunciati e premeditati. Niente di particolare quindi: nella gran parte degli omicidi di donne ascrivibili alla categoria dei femminicidi si può trovare la presenza di questi elementi..Si possono trovare nell’omicidio delll’8 marzo (festa della donna) quando Ofelia Bontoiu, 28 anni, viene sgozzata,( come riportato, insieme con altri sessanta casi ne “Il Sangue delle donne “ edito da Morlacchi di Perugia ) a Gualdo Tadino dall’ex fidanzato che ha usato, successivamente anche contro se stesso, un tagliente attrezzo da lavoro, in quello di Giuseppina Corvi, 43 anni, di Terni soppressa a martellate e a coltellate dal marito , in quello di Ilaria Abbate 24 anni alla quale l’ex compagno ha piantato , a Pontevalleceppi di Perugia,.un colpo di pistola in testa provocandole prima un’agonia di 38 giorni e poi la morte. Nell’ultimo delitto , avvenuto in un campeggio a Fermo nelle Marche, che ha visto il muratore folignate Roberto Paglia sparare ripetutamente contro la moglie riducendola in fin di vita.
Tutti probabilmente classificabili come annunciati perché? Perché l’ex fidanzato di Ofelia non voleva che la ragazze emigrasse nel paese dove lavorano i suoi genitori. Non voleva che lo lasciasse e l’aveva minacciata. La ragazza quelle minacce però le aveva poco più che portate all’interno della sua famiglia. Perché l’uomo che ha ammazzato a martellate era geloso della moglie e le scenate di gelosia erano sotto gli occhi di tutti. Annunciati perché il carrozziere ex compagno di Ilaria che ha ferito gravemente anche il figlio di due anni e poi si è ucciso sulla stessa scena del crimine, non aveva accettato la separazione ed era una lite dopo l’altra sotto gli occhi di tutti. Ilaria non l’aveva denunciato per paure di conseguenze sul suo rapporto con il figlio. Aveva invece denunciato più volte la violenza del marito ai carabinieri la giovane rumena colpita a rivoltellate nel campeggio marchigiano. Le denucne avevano portato inutilmente auna diffida e al sequestro di alcune armi.
Tutte aggressioni presumibilmente premeditate, come si può supporre dalle ricostruzioni conosciute .Anche se stabilire l’esistenza o meno di un’aggravante spetta al giudice, e non ad un osservatore esterno come chi scrive . Ma perché? Perché il coetaneo di Ofelia arriva armato sul luogo del delitto, perché la stessa preparazione dell’armamentario letale si può ravvisare nel comportamento dell’uomo che si è avventato sulla sua donna a Terni. Come del resta sembra che l’ex compagno di Ilaria si sia armato prima di seguirla ,mentre si ipotizza che il muratore dell’ultimo omicidio addirittura sia tornato a Foligno per armarsi Insomma c’è materia per riflettere sule misure di prevenzione che serve attuare senza aspettare troppo. Come è stato fatto con la legge antistalking che ha ridotto certi comportamenti, alcune forme di violenza e forse prevenuto in molti casi il peggio.
Al trentuno luglio scorso il numero dei delitti in ambito familiare o sentimentale – donne le vittime, in maggioranza assoluta – aveva raggiunto quota centocinquantatrè, più di un terzo di tutti i delitti commessi in Italia nei dodici mesi precedenti. E nelle due settimane trascorse da allora altri nomi si sono aggiunti a quella lista già spaventosamente lunga.
Dall’inizio del 2014 ad oggi quattrocentotrenta donne (306 a Perugia e 124 a Terni hanno chiamato il “Telefono Donna” denunciando le violenze subite. E per chiedere aiuto.