Meredith: un naufragio per troppa fretta e troppo laboratorio
Ci sono un’ora, una data e una frase che indicano il momento in cui l’inchiesta ha preso la rotta verso il punto di naufragio che raggiungerà quasi otto anni dopo. Sono le 13 del 6 novembre 2007 quando per i corridoi della Questura di Perugia sono in molti a ripetere come un mantra :” per noi il caso è risolto”. Caso chiuso per via di tre indiziati identificati rapidamente e in un tempo breve avviati al carcere dove i due più giovani resteranno per quattro anni. Un tempo troppo breve, secondo alcuni osservatori. Troppo breve perché se Patrick Lumumba, Amanda Knox e Raffele Sollecito fossero stati lasciati liberi ancora per qualche giorno intercettazioni telefoniche, pedinamenti, ricerca di testimoni avrebbero forse evitato conclusioni che alla fine si sono rilevate errate. Sicuramente si sarebbe evitato l’arresto di un innocente (Lumumba, preso solo per le accuse di Amanda) e si sarebbe ottenuta maggiore contezza del ruolo dei due giovani fidanzati ieri definitivamente assolti dalla Corte di Cassazione. Tanto il colpevole certo e condannato in maniera definiva Rudi Guede sarebbe stato comunque inchiodato al crimine dalla sue tracce lasciate nell’abitazione di via della Pergola fin dentro la camera di Meredith Kercher. Read more…