Meredith Kercher: le prime 36 ore di libertà di Rudi Guede
Il ventenne ivoriano entra nella cornice del delitto di via della Pergola quando Patrik Lumumba , Amanda Knox e Raffaele Sollecito sono in carcere da un paio settimane. Diventa il terzo uomo dell’omicidio di Meredith Kercher il 20 novembre 2007 con la fine della fuga e l’arresto a Magonza dopo una notte trascorsa su Skype con un amico di Perugia. Ero in quell’abitazione, non ho ucciso Meredith, non so chi è l’assassino: è la sintesi di quello che racconta ai giudici di Coblenza che lo consegnano alle autorità Italiane il 7 dicembre 2007. Ed è la sintesi di quello che racconterà ad ogni svolta del la complicata vicenda giudiziaria che attraversa con gli altri protagonisti. Patrik del tutto estraneo, torna in libertà il 20 novembre, Amanda e Raffaele , restano in carcere fino alla prima assoluzione, del 4 ottobre 2011. L’udienza preliminare del 28 ottobre 2008 separa le scelte processuali di Amanda Knox e di Raffaele Sollecito da quelle di Rudi Guede. I primi due scelgono il rito ordinario e vengono assolti definitivamente il 28 marzo 2015. L’ivoriano sceglie il rito abbreviato, 30 anni in primo grado, 16 anni definitivi dal 16 dicembre 2010. Concorso nell’omicidio di Meredith Kercher con persone rimaste sconosciute. Al momento nei tanti capitoli che hanno fatto l’anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher il giovane ivoriano non ha cambiato versione su quella terribile notte: era al bagno, ho sentito un grido, ho trovato Meredith agonizzante, non so chi è stato ad uccidere. Read more…