Spacciatori in stand by mentre le mafie provavano a correre: aperto l’anno giudiziario.
Le mafie cercano ( e spesso li trovano) spazi nel tessuto economico con i capitali sporchi da investire riciclandoli ; il mercato della droga forse arretra o si sta ristrutturando . Più o meno a fuoco , è questa la fotografia dei principali fenomeni criminali che interessano l’Umbria, stando alle affermazioni fatte dalle più alte cariche della giurisdizione all’inaugurazione dell’anno giudiziario umbro. La macchina gira con molti affanni dovuti ad acciacchi vecchi e nuovi: strutture, spazi , uomini e mezzi. E questo dato è omogeneo alle criticità prossime al collasso lamentate in tutti i distretti italiani. La risposta alla domanda di giustizia è ancora lenta. Un altro dato omogeneo anche nella sua cronicità. C’è però qualche spiraglio che potrebbe non far vedere tutto nera al cittadino che aspetta per anni una sentenza o semplicemente una prima pronuncia di giustizia. Anche a guardarla dal profilo della corrente burocrazia, ecco gli ingolfamenti. Però il qualche flebile voce positiva da mettere nel bilancio c’è. Merito di chi manda avanti il lavoro nonostante tutto. Il presidente della Corte Mario Vincenzo D’Aprile ha detto che nel settore civile la pendenza complessiva si è ridotta da 10.691 fascicoli a 8.923 e nel settore penale, dove la pendenza è continuata a diminuire, passando da 3.832 a 3.553 procedimenti. Che sia un segnale? Difficile piegare questi dati ad una prospettiva di cambiamento restando immutate le condizioni normative e strutturali di base. Ma questo è un altro discorso. Un discorso che deve fare la politica. E i tempi della politica, come quelli della giustizia, sono i tempi che sono. C’è da aspettare. Read more…