“Shaken”: in un libro il calvario di Maria Geusa
<<…..I bisogni che l’adulto può trovarsi a sfogare sul minore sono i più disparati, fra i più frequenti che l’esperienza giudiziaria insegna, vi sono il bisogno di esternare la collera o comunque la sofferenza interiore dell’adulto, per i fatti negativi della sua vita o per una sua sofferenza esistenziale irrisolta, e l’istinto sessuale.Così accade, purtroppo, seppure in casi sporadici, ma che comunque colpiscono negativamente l’attenzione dell’opinione pubblica, suscitando sdegno e riprovazione, che l’adulto inveisca, umili e picchi il minore o che lo usi, quale oggetto delle proprie attenzioni sessuali.Tale è stato il triste destino della piccola Maria Geusa, di cui tratta questo libro, una bimba di 2 anni e 7 mesi di vita, dapprima abusata sessualmente e poi uccisa dal compagno della madre. Il caso ha destato particolare commozione tra la gente per la tenerissima età della bimba ed altrettanto particolare riprovazione sociale per il coinvolgimento della madre nella vicenda.E’ istintivo, infatti, per ogni adulto – normalmente cresciuto ed educato – provare un senso di protezione nei confronti dei bambini, che è tanto maggiore quanto più gli stessi sono piccoli. La protezione dei bambini è un valore generalmente riconosciuto nella società contemporanea, a prescindere dalla fede religiosa e dal credo politico, tanto che la legge penale italiana impone un dovere d’intervento a tutela dei minori anche a carico di chi non abbia alcuno specifico dovere di protezione nei confronti dei medesimi >>. E’ uno stralcio della introduzione che il presidente del Tribunale dei minori Sergio Cutrona ha scritto per il volume<<Shaken- la bambina che attraversò il portone del pianto>>, nel quale Alvaro Fiorucci ricostruisce le indagini e i processi per la violenza sessuale e l’omicidio di Maria Geusa, due anni e sette mesi, avvenuto a Città di Castello il 5 aprile 2004.Per il brutale assassino è stato condannato all’ergastolo Giorgio Giorni,un imprenditore di Sansepolcro, mentre la madre della piccola è stata condannata a quindici anni di carcere per concorso anomalo negli stessi reati di omicidio volontario e violenza sessuale. Una fatto di cronaca che per la sua brutalità è a rischio di oblio. Invece l’oblio su questa vicenda non ci deve essere- ritiene l’autore- perché proprio le considerazione del presidente Cutrona come i più recenti dati sul fenomeno della violenza anche sessuale nei confronti dei minori ci dicono che bisogna prendere atto di un fenomeno che non si combatte con la sola esecrazione o, peggio ancora nascondendolo. dati ufficiale del governo ci dicono che sono più di 700.000 bambini maltrattati negli Usa. Nel 2015 un bambino su dieci è stato vittime di abusi sessuali.