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Archivio della categoria Ottobre, 2018
Luigi Chiatti torna a parlare di sé, dopo tanti anni. Dopo i processi che lo hanno condannato in primo grado a due ergastoli, in appello a trenta anni, pena definitiva confermata dalla Cassazione. Chiatti ha ucciso un bambino di neanche 4 anni, Simone Allegretti, e un adolescente, Lorenzo Paolucci di tredici anni. I delitti avvennero nel 1992 e nel 1993. Tra i due omicidi in uno scritto indirizzato alle forze dell’ordine il geometra allora ventiquattrenne si definì “Il mostro di Foligno”: una sfida agli investigatori che gli davano la caccia o forse una richiesta di aiuto e un segnale per farsi prendere. Durante il processo, il precedente del suo parlare di se, affermò che rimesso in libertà poteva anche uccidere ancora. Oggi che si trova nella Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza di Copoterra in provincia di Cagliari perché scontata la pena detentiva è stato per due volte giudicato ancora socialmente pericoloso dal Tribunale di Sorveglianza e quindi con questa pena accessoria che prevede una rivalutazione ogni tre anni non può lasciare la struttura che ha sostituito il manicomio criminale ha indirizzato una lettera ai genitori delle sue vittime attraverso le colonne de “l’Unione Sarda “.
«Oggi sono una persona molto diversa, che non si riconosce in quella descritta dai mass-media. Se potessi tornare indietro non rifarei mai quello che ho fatto, perché ciò che ho fatto è istruzione della vita e disprezzo del creato». «Ritengo doveroso rivolgermi ai familiari delle povere giovani vittime, Simone e Lorenzo, prematuramente private a causa mia della loro vita». Read more…
Il Mostro di Foligno e la telecamera che non c’è
Per alcuni la spesa avrebbe sforato quegli otto milioni di lire che nessuno aveva in bilancio. Altri dicevano che forse si sarebbe trovato un qualche modo di scendere a cinque e che era il caso di tentare. I pessimisti erano perplessi se non contrari: l’assassino non si farà vedere proprio e allora a che serve l’apparecchiatura? La burocrazia, al dunque, vinse ogni dubbio. Non si trovò la voce che giustificasse l’esborso. E così la telecamera che forse avrebbe potuto impedire che il Mostro di Foligno facesse una seconda vittima non fu acquistata. Eppure l’assassino tornò sul luogo del delitto e la registrazione che avrebbe dato un volto al fantasma che inafferrabile minacciava nuove delitti con un po’ di fortuna avrebbe chiuso il caso in tempo. Read more…
25 marzo 1976 : con il sequestro dei miniassegni finisce la guerra degli spiccioli.
L’idea balzana di sostituire gli spiccioli di metallo con assegni circolari di dimensioni ridotte e di piccolo taglio viene demolita dalla Procura della Repubblica la mattina del 25 marzo 1976 quando ormai ne sono stati emessi, da banche,aziende e grandi magazzini, per 200 miliardi di lire in 835 fogge diverse. Il sostituto procuratore della repubblica Alfredo Arioti quel giorno firma il provvedimento di sequestro di questi curiosi titoli bancari su tutto il territorio nazionale. D’improvviso perdono valore e altrettanto rapidamente scompaiono tra le polemiche . Se ne perderà la memoria quando le lire metalliche torneranno ad affiancare le banconote. Le cose andarono così. Read more…
La condanna di Luigi Chiatti e la pericolosità sociale del Mostro di Foligno
Bisogna tornare alla sentenza di secondo grado, quella che ha cancellato la condanna a due ergastoli inflitta dalla Corte d’Assise per trovare la ragione per cui ogni qualche tempo l’opinione pubblica s’interroga sulla possibile libertà per Luigi Chiatti, il geometra che ha ucciso due bambini, Simone Allegretti (4 ottobre 1992) e Lorenzo Paolucci(7 agosto 1993) e in un messaggio-sfida alle forze dell’ordine si è definito “Il mostro di Foligno”.Affermano i giudici dell’Appello: ”visto il parziale vizio di mente ( capace di intendere e di volere per i giudici del primo grado- ndr-) [….]riduce la pena inflitta al Chiatti , per tutti i reati ora riuniti in continuazione, ad anni 30 di reclusione […] applica al Chiatti la misura di sicurezza del ricovero in una Casa di Cura e di Custodia per un tempo non inferiore ad anni tre “(vedi ”Il cacciatore di bambini-biografia non autorizzata del Mostro di Foligno” di Alvaro Fiorucci, Morlacchi editore).La misura di sicurezza richiamata è prevista dal Codice Penale per gli autori di reato che sono considerati socialmente pericolosi. Read more…