Il Divo,il Giornalista e “il Traditore “:Tommaso Buscetta e l’omicidio di Mino Pecorelli
I risultati della collaborazione di Tommaso Buscetta sono spesso ( e doverosamente) sintetizzati nel valore storico dell maxi processo di Palermo : 475 imputati ,35 giorni di camera di consiglio, 346 condanne per oltre 2600 anni di carcere. Il maxiprocesso che, istruito da Giovanni Falcone, Paolo Borsellino, Giuseppe Di Lello e Leonardo Guarnotta , il pool di Antonino Caponnetto, decapitò Cosa Nostra individuando organizzazione, ritualità , affari, complicità, delitti , mandanti ed esecutori ( 1984)). Dopo Capaci e via D’Amelio (1992), Tommaso Buscetta ( “il Traditore “ nel film di Marco Bellocchio con Pierfrancesco Favino) decide di fare l’ultimo passo disvelando anche i rapporti tra mafia e politica . Ecco l’enorme portata delle dichiarazioni di un uomo temuto e rispettato che prima dello sterminio della sua famiglia ad opera degli apripista ai corleonesi di Totò Riina e Bernardo Provenzano, era il Boss dei Due Mondi. Per questo passo in più divenne il bersaglio dimolti .E nell’intreccio i tra mafia e politica Tommaso Buscetta vede – come raccontano Alvaro Fiorucci e Raffaele Guadagno nel loro ” Il divo e il Giornalista” (Morlacchi editore). la gestazione dell’omicidio di Carmine Pecorelli, detto Mino, un giornalista scomodo per molti settori del potere. Un delitto presto dimenticato come il processo che fece seguito a quelle dichiarazioni. Read more…