L’ultima battaglia del comandante Diavolo
Quarantotto anni dopo è la Corte d’Appello di Perugia a cambiare la storia di un proiettile sparato il 18 giugno 1946 vicino a Correggio, provincia di Reggio Emila, il colpo di una pistola che ha ammazzato don Umberto Pessina, parroco di san Martino Piccolo. Un delitto spietato che provocò una forte spaccatura anche all’interno del gruppo di partigiani all’interno del quale c’è l’arma che ha sparato. Si cerca il colpevole, le indagini sono affidate al generale dei carabinieri Pasquale vesce , la fretta spinge la giustizia ad infrangersi su un clamoroso errore giudiziario.Sono indagati Germano Nicolini, comunista ex sindaco di Correggio, nome di battaglia “Comandante Diavolo”, “Antonio Prodi detto “Negus” e Ello Ferretti conosciuto come “Fanfulla”. Gli inquirenti dicono che il “comandante Diavolo “ ha ordinato, e gli altri due hanno eseguito. Una brutta pagina, gratuità della morte inflitta, indignazione e paura tra la gente. Un capitolo di terrore che vede partigiani, nazisti e fascisti, uccidere nella stessa zona e in pochi giorni altri undici sacerdoti; senza un motivo, senza l’attribuzione di una qualche colpa specifica. Read more…