La culla delle baby gang in una ricerca dell’Università di Perugia
Non è facile capire i moventi che spingono i ragazzini in libera uscita a diventare baby gang, che fanno dei minori dei criminali precoci, che indistintamente spostano la violenza dai telefonini ai vicoli delle loro città o viceversa. Sono risse, agguati, ferimenti , corse all’ospedale. Fenomeni preoccupanti, grafici in crescita, azioni di contrasto che spesso mancano l’obiettivo. I futili motivi che nei verbali delle forze di polizia sembrano conchiudere ogni spiegazione, il più delle volte restano in quella indeterminatezza incapace di spiegare il tutto. “Situazione inquietante”, ha tagliato corto il procuratore generale Sergio Sottani un anno fa all’inaugurazione dell’anno giudiziario riferendosi anche al consumo di droghe e bevande alcoliche. Sabina Curti, Silvia Fornari ed Elisa Moroni dell’Università di Perugia sono andate sul campo a vedere da vicino, con gli strumenti della sociologia, come fare prevenzione su 14.386 minori, 1600 della scuola della scuola dell’infanzia, 4021 della primaria e 3157 della secondaria di primo grado. Read more…