Piccole storie nere: la lista di Preci
Sul tavolo della cucina c’è un foglio con degli appunti. Sembra la lista della spesa. Invece è la lista delle persone da ammazzare. Almeno tre per sistemare i conti, secondo l’uomo che si è messo in testa di comporre questa catena di omicidi. La lista delle vittime viene scoperta quando già –sulla piazza di Acquaro di Preci- ce n’è una.Sono le nove del 12 ottobre 1998. Poco dopo le 14 sempre a Preci,ma vicino a un torrente c’e il secondo morto ammazzato. Le vittime sono Massimo Cetorelli, allevatore di 34 anni e lo zio Achille Cetorelli, 71 anni. Un vicino di casa-Fortunato Ottaviani,61 anni- ha fatto fuoco con un fucile da caccia calibro 21. Nella sua lista delle persone da uccidere c’è anche una donna, Genoveffa Cetorelli,moglie della seconda vittima. La donna vive sotto scorta, come sottoscorta vivono altri parenti. Blindati anche i funerali: c’è il rischio dell’ultimo agguato. L’uomo che spara è in fuga,sfugge ai controlli e ai rastrellamenti di 500 persone in divisa. E’ armato e determinato a finire il compito di morte che si è dato.Avrebbe un movente. Quindici anni prima era stato denunciato per aver violentato una quattordicenne ed era stato in carcere tre anni. Sarebbe stato Achille ad averlo denunciato e lui ha fatto la lista della vendetta.Il 20 ottobre-otto giorni più tardi- c’è il terzo morto: è l’omicida, Fortunato Ottaviani che si è sparato un colpo di pistola alla testa. Prima di uccidersi però era passato per l’abitazione della donna che aveva messo al terzo posto della lista. La donna non c’era. L’avevano messa al sicuro lontano da Preci.