Piccole storie nere:sesso,cellulari e una città nel pallone.
E’ agosto dell’anno 1993 quando Perugia e sulle prime pagine dei giornali e dei rotocalchi. La città dei baci perugina diventa la città del gossip quando il gossip non è stato inventato. Colpa di un film dalla trama semplice, semplice, uguale a tante altre, praticamente inesistente, come impalpabili sono le trame dei film porno. Sesso e cellulari è un film porno con la particolarità di essere ambientato a Perugia e di avere tra le protagoniste studentesse e casalinghe al di sopra di ogni sospetto.Le studentesse protestano ora che è scoppiato lo scandalo. Le ragazze vanno dagli avvocati adesso che i loro fidanzati le sbirciano nella pellicola che fa vedere la provincia dal buco della serratura.Ci sono le azioni legali perché più che un fatto di costume, sarebbe un fatto da codice penale. Una della ragazze finita sotto le telecamere racconta di essere stata prima truffata e poi minacciata. Doveva essere una miniserie su Santa Chiara – racconta- invece mi ha ingannata, sono finita nel pornofilm. E adesso per tutti sono la pornodiva di Perugia. Specularmente Perugia è la città a luci rosse del momento. La capitale degli arrotondamenti dei bilanci familiari con veloci comparsate. Anche perchè in piena bufera ecco che sul mercato arrivano Sesso e cellulari due e dedicato a mio marito con gli stessi attori, protagonista la stessa città. Finiscono sotto inchiesta il regista e tre attori. I tre attori vengono subito prosciolti. Il regista compare davanti al pretore che lo condanna a otto mesi. E’ il 1999. Di Perugia a luci rosse non c’è più nemmeno la memoria storica. Nel 2002 pochi danno conto dell’assoluzione in appello del il regista. Fine dell’ultima puntata.