Piccole storie nere:la paura della Uno bianca
Lo spettro della banda della Uno bianca si materializza a Santa Maria degli Angeli di Assisi alle 13,10 dell’11 ottobre 1994. La banda della Uno bianca è quella che semina morte e paura tra Bologna e Cesena con centocinque azioni criminali,24 omicidi e 102 feriti. La guidano tre fratelli ,due dei quali stanno nella polizia. A Santa Maria degli Angeli, c’è un rapinatore solitario che non ci pensa due volte ad uccidere una guardia forestale che è tra i clienti e vuole fermarlo. Fugge ,appunto ,con una Uno Bianco, lo stesso tipo di vettura utilizzata dalla banda dei fratelli dalla doppia vita. Lo spettro della Uno bianca scompare in un paio d’ore di indagini. Questa è un’altra storia, dicono dopo i loro riscontri gli investigatori umbri. E la storia e questa. Alberto Maron ,lombardo, quarantanove anni, è detenuto in semilibertà a Firenze. Decide di rapinare il Monte dei Paschi di Siena di Santa Maria degli Angeli. Si mette una parrucca, gli occhiali da sole e impugna una beretta 7 e 65. Entra e tiene tutti sotto tiro.Anche l’appuntato della forestale Amedeo Silvestri, 41 anni,che è lì con il figlio di pochi anni ,per prelevare la moglie che è un impiegata della banca. Il bandito esce con trenta milioni di lire.. Amedeo Silvestri lo segue e gli dice di fermarsi. Alberto Maron è nella uno bianca. La guardia Forestale spara quattro colpi e lo ferisce ad una gamba. Il rapinatore spara un solo colpo, ammazza l’appuntato,e fugge.Il giorno dopo finisce la caccia all’uomo. L’omicida è nascosto nel bosco delle Cascatelle, ma lo vedono dall’elicottero. Gli agenti scendono e l’ammanettano. Non volevo uccidere dice. Due anni dopo patteggia una pena a 25 anni. Nel 2004 è latitante quando a Milano lo arrestano di nuovo : ha ancora venti anni di carcere da scontare.