Troppi furti, ora c’è il rischio criminalità organizzata
In Italia 238.000 abitazioni ogni anno vengono svaligiate. E l’ultimo censimento dice che in meno di un decennio c’è stato un aumento del 115 per cento. Più 40 per cento tra il 2010 e il 2012 secondo i dati disponibili. La fonte è una ricerca del Centro Transcrime della Cattolica di Milano e dell’Università di Trento. L’Umbria ha il record del periodo con l’incremento più forte. Una crescita del 166 per cento, più consistente dell’aumento registrato dalla Lombardia che ha avuto il 156 per cento di furti in più ed è seconda in classifica. E in Umbria il primato regionale- nello stesso arco di tempo- spetta a Terni con il 224 per cento in più. Che è il quarto maggior incremento a livello nazionale: precedono Terni le province di Rovigo (+237%),Forlì (+232%) e Mantova (+228%). Nel 2013 gli indicatori regionali sono rimasti in territorio negativo: in dieci mesi 15.000 furti in genere di cui più di 11.000 nella provincia di Perugia. Nel capoluogo i ladri sono arrivati 5000 volte. Nello stesso capoluogo ogni giorno almeno 5 appartamenti ricevono visite dai soliti ignoti. La fonte in questo caso è giornalistica. Intanto cambiano casistica e specializzazioni. Più furti di necessità per via della crisi nei supermercati e questo è un dato di fatto. Un dato di fatto che però non ha assunto aspetti particolarmente preoccupanti dal punto di vista della sicurezza sociale. Con gli appartamenti svaligiati e le vetrine spaccate, sono arrivate a raffica le razzie di tutto quello che è consumabile e o riciclabile nelle pertinenze delle abitazioni .Garage puntati come obbiettivi cerchiati di rosso è stata la cifra del 2013. E’ un dato di fatto. Un dato di fatto questo che sembra però porre interrogativi alle forze di polizia. Interrogativi che per la qualità e l’intensità dei lavori in corso dovrebbero avere presto le necessarie risposte.Quello dei furti a catena sembra tornato ad essere un business per malavitosi di un certo spessore criminale. Quando il giro d’affari diventa rilevante e probabile che a un ladro solitario si sostituisca una banda di ladri organizzati. Un diverso fronte per le forze dell’ordine. E’ successo con i furti di rame: prima tanti piccoli colpi senza collegamenti tra loro, poi sono arrivati quelli su commissione e sono arrivate le organizzazioni – anche di tipo mafioso- con il controllo totale del riciclaggio del metallo trafugato. In questo settore operano con grande profitto gruppi che fanno capo a soggetti di origine rumena.