IL SANGUE DELLE DONNE a UmbriaLibri e all’ Isola del Libro, con Marini,Comodi e Griner.
Accoltellate, strangolate,sparate ,bruciate,fatte scomparire . In trenta anni in Umbria almeno sessanta donne sono state uccise da uomini mossi dallo stesso movente: affermare fino alle estreme conseguenze il possesso e la totale disponibilità della vittima. Possesso come sentimento distorto dalla gelosia, come degenerazione psichiatrica, come strumento di arricchimento attraverso la prostituzione e il traffico della droga. C’è la ricostruzione dei casi di cronaca che più hanno colpito l’opinione pubblica nel libro<<Il sangue delle Donne>> che Alvaro Fiorucci ha pubblicato con Morlacchi editore. Dai cold case del passato , gli omicidi di Mauretta Fondaccie e di Mara Calisti, ai più recenti, quelli di Meredith Kercher, Barbara Cicioni, Maria Geusa, Sonia Marra, Barbara Corvi ed altri ancora.<<Il sangue delle donne>> riscrive queste vicende con il supporto di documenti mai pubblicati integralmente. Saranno il presidente della regione Catiuscia Marina e il magistrato Manuela Comodi a presentare il volume in occasione di <<Umbrialibri 2014>> a palazzo Donini venerdì 13 giugno alle 16. Domenica 15 giugno alle 16,30 appuntamento è all’Isola Maggiore sul Lago Trasimeno per<<L’ Isola del Libro>>con il volume di Alvaro Fiorucci spiegato dalla scrittore lo scrittore Massimiliano Griner. Ecco come “televideo” ha dato la notizia dell’uscita di questo libro-inchiesta.<<Nella pacifica serena Umbria la storia recente , come e più di altrove, parla di un gran numero di femminicidi. Ne scrive uno dei massimi esperti di cronaca,Alvaro Fiorucci,caporedattore della Rai Regionale dell’Umbria nel suo ultimo libro <<Il sangue delle donne>>.L’opera viene presentata a Perugia, nel palazzo della Regione venerdì alle 16 nell’ambito di “Umbria Libri.Donne che muoiono di coltello,di spranghe,di martelli, di cacciavite,di calci, di pugni. Strozzate con le mani o con cinte ,corde,sciarpe,fazzoletti,asciugamani.Bruciate per completare l’opera se serve.Ma raramente per il cosiddetto delitto di impeto. “Le cronache-a leggerle bene- dice Fiorucci-difficilmente sono bugiarde almeno in superficie. Chi spara ,accoltella,picchia,massacra,strangola,spacca,frantuma ,brucia, quasi mai è uno che impazzisce all’improvviso “. Spiega ancora lautore:” Raptus,impeto,omicidio a caldo.termini buoni per arrivare agevolmente a una ragione o per lucrare attenuanti ai processi”. Chi legge queste cronache potrà scoprire che viceversa l’omicida nella maggior parte dei casi è determinato e ci mette tutte le forze che ha. Agisce per il raggiungimento di un risultato che come un demone si è insinuato nella sua testa.Temi suim quali riflettere bene>>.