Pissignano Alto: 40 anni di inchieste, assoluzioni e benessere a chilometri zero
La procura della repubblica di Roma decide di assediare castello di Pissignano Alto il 27 maggio 1981. I carabinieri si inerpicano di buonora su per una delle colline più belle del panorama intorno a Campello sul Clitunno. Non devono prendere possesso del borgo che nel 1155 ospitò Federico Barbarossa. Devono molto più prosaicamente eseguire cinque ordinanze di custodia cautelare in carcere per reati che fanno tremare i polsi. Antonio Meneghetti che ha lì il suo quartier generale dal 1976 e lo sta ristrutturando e ripopolando dopo averlo ribattezzato Lizori, è accusato insieme con la moglie e tre assistenti di associazione a delinquere, usurpazione di titoli, truffa e altro ancora. E’ la deflagrazione di uno scandalo: Antonio Meneghetti nel suo ambiente è considerato il padre di una nuova disciplina detta ontopsicologia che ha a che fare con la mente e con il benessere interiore. La vengono a studiare dagli Usa, dall’ America del Sud e dal Giappone. Il professore è una sorta di santone con un forte seguito e il vanto di tanti riconoscimenti in Italia e all’estero. Ma è considerato fuori dall’accademia e si ritrova contro un esercito di critici e detrattori che gli danno del profittatore e dello speculatore sulle sofferenze di chi si affida a lui per venir fuori da disagi e turbe di varia natura. Un guaritore, poco più che un ciarlatano con grandi capacità di plagio, ecco quello che dicono coloro che non stimano. Dall’alba ogni giorno, però, c’è la fila davanti al suo studio: 100 lire a seduta , secondo i conteggi degli inquirenti . Gli contestano anche il reato violenza sessuale . Antonio Meneghetti non si scompone. Certo del fatto suo anche qualche giorno dopo quando altri cinque del suo cenacolo finiscono in prigione. Arriva giugno e tutto finisce in una bolla di sapone: gli indagati il cui numero è salito a quindici sono prosciolti per “totale assenza degli indizi”. Infondate le accuse, secondo il giudice istruttore Francesco Misiani che spiega tra l’altro: anche se non ha una classificazione nella psicanalisi ufficiale non si può escludere che l’ontopsicologia possa aprire nuovi orizzonti scientifici; tutti i collaboratori hanno i titoli e se anche le loro teorie fossero errate o dannose non sono frutto di farneticazioni o strumenti di un raggiro. Il 21 dicembre però i giudici della corte d’appello rivogliono il professore dai lunghi capelli bianchi dentro una cella: gli indizi a suo carico valgono la carcerazione preventiva, è la loro convinzione . Qualche altro mese e la pratica si chiude con l’assoluzione per tutti. Con formula piena . Antonio Meneghetti può tornare ai suoi insegnamenti , portati anche dentro i recinti dell’arte con pitture, istallazioni, lavorazioni materiche ben apprezzate e volentieri ospitate in giro per il mondo. E al completamento del restauro del borgo al quale è stato dato quel nome, Lizori, composto dalle parole “lì dove la vita vede” che è la didascalia di una prassi di riconversione dell’esistenza di chi sente il bisogno di cambiare, che siano pazienti, adepti o seguaci. Dieci anni dopo un altro inciampo sulla giustizia: nel naufragio della sua barca muore una ventisettenne, Marina Furlan- Lo condannano per omicidio colposo: dieci mesi di reclusione. Ma anche in questo caso i giudici ad un esame successivo non possono respingere la sua domanda di riabilitazione che viene accolta. Nel 1998 il Viminale inserisce la comunità nell’indice delle sette. Poi però dovrà rimborsarla di una cinquantina di milioni per il danno d’immagine. Quando nel 2013 Antonio Meneghetti muore in Brasile, il suo è diventato un impero anche economico . E il castello di Pissignano Alto ? Risponde Maurizio Calisti ,sindaco di Campello sul Clitunno: “ E’ anche un luogo di forte attrazione turistica per la qualità dell’opera di recupero avviata decenni fa e per il tipo di accoglienza che offre. Ma non ha perso la vocazione iniziale perché dopo la scomparsa del professore, a quanto mi risulta, le attività legate all’ontopsicologia , vengono portate avanti dalla Fondazione Lizori e dal Comitato Civico che organizzano frequenti incontri ed eventi internazionali ”. C’è tanto lavoro all’“Officina d’arte e di cultura umanistica” di Pissignano Alta dove, per chi ne è convinto, il benessere del fisico e dello spirito sono a chilometro zero. ( da Il messaggero del 24 /01/2012)