“La scomparsa di Adinolfi” scritto da Alvaro Fiorucci e Raffaele Guadagno, edito da “Castelvecchi è da ieri nelle librerie e negli shop on line, è la ricostruzione di un caso giudiziario irrisolto da ventisette anni nel quale si intrecciano vicende di malaffare e di sentenze aggiustate , storie che toccano la banda della Magliana e gli interessi occulti dei servizi segreti . Paolo Adinolfi, abita a Roma, è un magistrato cinquantenne, da poco alla Corte d’Appello, dopo anni di lavoro alla Sezione Fallimentare del Tribunale. La mattina del 2 luglio 1994 esce di casa, diretto al palazzo di giustizia. La moglie e i figli lo attendono per il pranzo, ma il giudice non tornerà a casa, né quel giorno, né mai: scomparso nel nulla. Ci saranno tanti avvistamenti, tante segnalazioni, lo cercheranno per tre giorni anche nel lago Trasimeno, ma di Paolo Adinolfi non si troveranno più tracce. E presto uno dei tanti buchi neri della storia italiana e un mistero rapidamente dimenticato anche dai colleghi come dall’Associazione Nazionale Magistrati e dal Consiglio Superiore della Magistratura che hanno ritenuto di non occuparsene considerandola, forse, una faccenda privata. Eppure Paolo Adinolfi “un uomo dello Stato” è un morto sul lavoro da considerare vittima della sua determinazione e della sua inflessibilità nel trattare una serie di fallimenti che hanno toccato gli interessi di personaggi eccellenti della Roma di quegli anni. Un giudice scomodo, da eliminare. Ne sono convinti i famigliari: la moglie Nicoletta Grimaldi e i figli Lorenzo e Giovanna che ancora oggi chiedono giustizia e invitano a parlare coloro che sanno, almeno per ritrovare il corpo del loro congiunto. È anche l’opinione- sempre riportata nel libro di Fiorucci e Guadagno- di Alessandro Cannevale, all’epoca sostituto a Perugia, che per competenza territoriale, ha coordinato l’ultima inchiesta. Nel fascicolo – delineato il quadro economico-politico-criminale del probabile omicidio- non ci sono quegli elementi indiziari nei confronti delle persone a vario titolo coinvolte che ne avrebbero impedito l’archiviazione o comunque spinto più a fondo gli accertamenti.. “ La scomparsa di Adinolfi” è un libro che ricostruisce le diverse fasi delle indagini, sottolineando le piste che- con i mezzi investigativi di oggi- avrebbero potuto portato ad altri risultati, recupera i documenti originali dell’epoca e li aggiorna intervistando alcuni dei protagonisti. Alvaro Fiorucci e Raffaele Guadagno sono per la seconda volta insieme nel riportare alla memoria dei lettori un mistero irrisolto. Tre anni fa hanno pubblicato “ Il Divo e il Giornalista” che è una meticolosa ricostruzione del processo per l’omicidio del giornalista Mino Pecorelli.
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Gentile dott Fiorucci lo leggero’ con vivo interesse mi aveva parlato per telefono mesi fa di un secondo libro sempre su una scomparsa. Mi puo,’ dire qualcosa di questo altro nuovo libro? Grazie! Ci tengo molto!
La ringrazio dell’interesse che mi riserva.
Il prossimo libro tratterà della scomparsa di una giovane studentessa.
Cordiali saluti.