Morto annegato il pescatore che ritrovò Francesco Narducci
Ugo Baiocco 74 anni,un pescatore in pensione,è morto a seguito di una caduta accidentale in acquaal largo di Sant’Arcangelo di Magione sul lago Trasimeno. L’uomo è stato visto allontanarsi con la sua barca a motore nella tarda mattinata mentre sulla zona imperversava un forte vento.Dal molo alcune persone lo avrebbero sentito chiedere aiuto e hanno dato l’allarme. Forse una raffica ha rovesciato il natante facendo cadere in acqua il pescatore. Il corpo è stato recuperato dopo quattro ore di ricerche.Ugo Baiocco il 13 ottobre 1985 aveva individuato il cadavere di Francesco Narducci,scomparso,nelle acque del Trasimeno cinque giorni prima.E’ stato quindi uno dei principali testimoni delle inchieste sulla morte del medico perugino che si sono intrecciate con quelle dei delitti del Mostro di Firenze. Ecco che cosa raccontò in epoca recente agli investigatori:<< vidi il corpo di un uomo sfigurato, a pancia all’aria, vestito con cravatta, camicia e mi pare un giacchetto, calzoni e scarpe, con il volto tumefatto, nero e gonfio che non si vedevano nemmeno gli occhi >>.Insieme con il pensionato al ritrovamento del 1985 aveva partecipato un altro pescatore, Arnaldo Budelli,anche lui morto annegato-tre anni dopo- mentre era al lavoro.Coincidenze della storia.Il magistrato di turno che si occupa della morte accidentale di Ugo Baiocco è Giuliano Mignini,il pubblico ministero delle inchieste sulla scomparsadi Francesco Narducci.Il pm ha disposto l’autopsia per accertare le cause della morte.Autopsia che nel caso dell’annegamento di Francesco Nardicci non fu ruitenuta necessaria.Il primo dei presunti buchi neri che hanno doto via alle inchieste . Una- quella sul presunto omicidio del medico è stata archiviata e tutte le persone indagate sono state prosciote.La seconda-quella relativa ad un presunto depistaggio attuato per nascondere una diversa verita sulla morte di Francesco Narducci che avrebbe portato gli invistigatori sulle tracce del Mostro di Firenze-ha visto anche questa -un anno fa- il proscioglimento di tutti gli indagati. Prevalentemente con la formula <<perchè il fatto non sussiste>>. Il giudice preliminare deve ancora rendere note le motivazioni. La procura prepara l’appello