Umbriacoldcase:omicidio Crispoltoni (1991)
La centrale operativa prende la chiamata alle 2 e 14 del 7 luglio 1991. Qualcuno ha sentito degli spari dalla parti del bar Caimano. Poi le grida di dolore di un uomo. Lo vedono che ha la gola forata e perde sangue anche dal torace. Si è trascinato fino alla porta posteriore poi è caduto. Lo portano all’ospedale ma è un uomo morto in pochi minuti. Arrivano per primi due carabinieri che sono di pattuglia nel centro di Città di Castello e la frazione di Cerbara l’hanno raggiunta in pochi minuti. La scena del crimine è quella di un lavoro da criminalità mafiosa. Per uccidere Gabrio Crispoltoni,32 anni,il proprietario del bar hanno aspettato che fosse solo,le ultime pulizie prima della chiusura. Poi dieci colpi di 7 e 65 : subito una serie di cinque,una pausa,gli alti cinque. Gli investigatori cercano un movente al quale ancorare le indagini . Gabrio Crispoltoni è stato eliminato perché ha visto qualcosa che non doveva vedere;l’hanno ammazzato per una rapina andata male;c’è di mezzo uno sgarbo a certi elementi della ‘ndrangheta che fanno base nell’Alta Valle del Tevere;è una questione privata, questione di soldi. Sono tutte ipotesi sulle quali gli inquirenti lavorano per mesi, ma una dopo l’altra queste ipotesi cadono per mancanza di indizi. La vittima non ha una seconda vita.L’omicidio del barista di Cerbara è un delitto irrisolto.