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sabato, Giugno 7, 2014 Categoria: Cronache

Tutta la cronaca dei fatti nella biografia non autorizzata di Luigi Chiatti.

il-caccaitore-di-bambini-2Segreti e delitti, ritenuto ancora socialmente pericoloso    (ANSA) – PERUGIA, 7 GIU – Luigi Chiatti, il cosiddetto mostro di Foligno condannato per gli omicidi di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci, concludera’ il suo periodo di detenzione a fine giugno 2015. Grazie a indulto (tre anni) e liberta’ anticipata per buona condotta (cinque), scontera’ oltre otto anni in meno rispetto ai 30 comminati dalla sentenza. Lo ha rivelato “Segreti e delitti”, il nuovo programma di Canale 5.
Secondo quanto reso noto da Mediaset, Chiatti durante la carcerazione e’ stato ancora ritenuto socialmente pericoloso e, per questo i permessi premio gli sono stati negati. Solo a fine pena, la sua situazione dovra’ essere rivalutata, come previsto dalla sentenza. Chiatti dovra’ trascorrere, in seguito, non meno di tre anni in una casa di cura e custodia. Nella nota si sottolinea comunque che saranno gli esperti, al termine del periodo di carcerazione, a stabilire se Chiatti e’ ancora socialmente pericoloso e i magistrati a decidere la durata della nuova misura di sicurezza.
Nel corso della puntata di “Segreti e delitti” e’ stato anche diffuso “in esclusiva” l’audio della perizia che, nel 1996, giudico’ Chiatti semi-infermo di mente. Read more…

martedì, Giugno 3, 2014 Categoria: Pubblicazioni

Il sangue delle donne

“Il sangue delle donne” è un documento forte e agghiacciante, che racconta, con uno stile asciutto e preciso, oltre trent’anni di femminicidi avvenuti in Umbria.

Donne che muoiono di piombo, di coltello, di spranghe, di martelli, di cacciavite, di calci, di pugni. Strozzate con le mani o con cinte, corde, sciarpe fazzoletti, asciugamani. Bruciate, se serve per completare l’opera.
Le cronache, a leggerle bene, difficilmente sono bugiarde, almeno in superficie. Chi spara, accoltella, picchia, massacra, strangola, spacca, frantuma, brucia, quasi mai è uno che impazzisce all’improvviso. Raptus, impeto, omicidio a caldo: termini buoni per arrivare agevolmente a una ragione o per lucrare attenuanti ai processi. Chi legge queste cronache potrà scoprire che, viceversa, l’omicida, nella maggior parte dei casi, è determinato e ci mette tutte le forze che ha. Agisce per il raggiungimento di un risultato che, come un demone, si è insinuato molto tempo prima da qualche parte della sua mente e lo tormenta. Lo stimola, lo chiama e lo spinge all’azione. Per risolvere un problema, che è il suo problema. Per dare sfogo a un acufene che lo tormenta, per fermare la paura di una sconfitta che non deve esserci, per provare a se stesso che costume e tradizione gli hanno insegnato il giusto: uccidere è il modo per ristabilire un equilibrio. Una donna cadavere non potrà appartenere a qualcuno. Ecco quello che conta: il possesso, per chiudere la partita della gelosia e ristabilire il diritto alla proprietà esclusiva.

“Il sangue delle donne” (Morlacchi editore) pag.270 è disponibile anche nelle librerie online

 

venerdì, Maggio 30, 2014 Categoria: Cronache

“Il sangue delle donne” femminicidi e delitti affini avvenuti per caso in Umbria

fiorucci_copertina_def “Il sangue delle donne” è un documento forte e agghiacciante, che racconta, con uno    stile asciutto e preciso, oltre trent’anni di femminicidi avvenuti in Umbria”. 

di ALLAN FONTEVECCHIA

Donne che muoiono di coltello, di spranghe, di martelli, di cacciavite, di calci, di pugni. Strozzate con le mani o con cinte, corde, sciarpe fazzoletti, asciugamani. Bruciate, se serve per completare l’opera. Le cronache, a leggerle bene, difficilmente sono bugiarde, almeno in superficie. Chi spara, accoltella, picchia, massacra, strangola, spacca, frantuma, brucia, quasi mai è uno che impazzisce all’improvviso. Raptus, impeto, omicidio a caldo: termini buoni per arrivare agevolmente a una ragione o per lucrare attenuanti ai processi. Chi legge queste cronache potrà scoprire che, viceversa, l’omicida, nella maggior parte dei casi, è determinato e ci mette tutte le forze che ha. Read more…

mercoledì, Marzo 12, 2014 Categoria: Appuntamenti

” il sangue delle donne “, 50 femminicidi in Umbria , presto in libreria.

Di Allan Fontevecchia

bontoiu<<Sul pavimento c’è sangue .Parecchio. Una maschera oscena si specchia nel liquido che è stato rosso prima di virare al marrone. Effetto cromatico di una morte arrivata rapida dopo il taglio netto e profondo che ha attraversato il collo da una parte all’altra con precisione chirurgica per non  slabbrare  il solco orrendo del dissanguamento. Ofelia è morta. Ofelia è ancora viva. Ofelia forse può essere salvata >>: è un brano tratto dal racconto dell’ultimo femminicidio, quello avvenuto l’8 marzo 2014 a Gualdo Tadino, riletto da Alvaro Fiorucci  nel libro in uscita da “Morlacchi editore”, dal titolo provvisorio <<Il sangue delle donne>>. Read more…

domenica, Novembre 24, 2013 Categoria: Appuntamenti

Scienza e Noir: realtà e fantasia investigativa a confronto al Cenacolo di Assisi

Un tecnico altamente qualificato, Luciano Garofano,generale dei Carabinieri, ex capo del Ris di Parma e un promotore letterario, Anna Maria Romano, punto di riferimento del Campiello, propongono ad Assisi un  esperimento con l’intento di farne il primo di una serie. Un esperimento una volta tanto senza la mediazione televisiva che non sempre fornisce contributi concordemente utili all’impresa. Garofano e Romano hanno creato con  la complicità del Cenacolo Francescano, una  rassegna che ha una nome che è una promessa di contributi utili : di informazione per i cittadini-lettori; di scambio di esperienze tra chi ha come materia di lavoro la realtà ( gli scienziati dell’investigazione ) e chi invece opera sulla fantasia ( gli scrittori del macro genere del poliziesco) ; tra chi racconta i fatti nel loro accadere ( i cronisti) e chi li analizza  e li ricompone da esperto commentatore. Attenzione: le contaminazioni sono frequenti come il travaso di impressioni e di analisi . Read more…

giovedì, Novembre 7, 2013 Categoria: Cronache

Caso Narducci:ultimi atti di un’ inchiesta infinita

narducci baraSi mette in moto la macchina giudiziaria  che deve portare a destinazione gli ultimi capitoli dell’inchiesta sulla morte di Francesco Narducci come ha disposto la corte di Cassazione dopo aver accolto alcuni dei ricorsi della Procura della Repubblica  di Perugia contro il proscioglimento della maggior parte degli indagati per il presunto grande depistaggio  messo in atto nel 1985 e tenuto in vita fino ai primi degli anni 2000. Una di queste pagine da completare riguarda l’ipotesi che alcuni soggetti-anche prossimi ad apparati dello Stato- abbiano operato per  ostacolare l’attività del Gides, il gruppo investigativo istituito dal Ministero degli Interni per indagare sulle eventuali connessioni tra la morte del medico e le vicende del mostro di Firenze. Read more…

martedì, Settembre 3, 2013 Categoria: Cronache

Perugia contemporanea: Google+ e i pusher di quartiere

 Complessa è complessa ,con le sue cerchie da Google+ che se si scambiano amicizie è dovuto all’eccezione, con i sui profili da  Facebook dove è tanto in  salute quanto moribonda , con le sue play list da  YouTube dove è prostituta e redentrice. Complicata è complicata nelle  zone franche dello spaccio,degli scippi, delle risse, delle bottigliate, delle prostitute sempre più giovani e con i prezzi ribassati per via della crisi. Minacciosa è minacciosa quando si fa deflorare dal riciclaggio dei soldi delle mafie, quando a occhi chiusi o girata dall’altra parte si fa costringere a concedere , al centro come in periferia,  basi  per traffici sporchi di vario genere. Read more…

domenica, Luglio 14, 2013 Categoria: Cronache

Il mistero infinito del lago: con una condanna riaffora il passato

C’ èuna sentenza d’Appello che condanna per false dichiarazioni al pubblico ministero  una persona informata sui fatti e convocata in Procura dal sostituto Giuliano Mignini nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del medico Francesco Narducci. In primo grado, con il rito abbreviato, era stato  completamente scagionato dal gup Paolo Micheli  . Contro il proscioglimento si erano appellati sia il piemme che la parte civile Francesca Spagnoli vedova Narducci rappresentata dall’avvocato Francesco Crisi. L’appello,lo abbiamo detto, ha portato allla condanna dell’indagato a sei mesi di reclusione e al risarcimento, in separata sede, della parte civile Spagnoli.  E’ la prima condanna- per altro non definitiva e appellabile in Cassazione- che arriva a 28 anni dai fatti e a 11 anni dalla riapertura delle indagini. Read more…

sabato, Marzo 23, 2013 Categoria: Appuntamenti

Il caso Narducci,la Cassazione, i fatti e le suggestioni.

Il passaggio in Cassazione dell’inchiesta bis sulla morte di Francesco Narducci (la prima in ordine di tempo è quella sull’omicidio del medico che ha avuto un altro corso e una conclusione) ha riportato a Perugia una nuova udienza preliminare che deve aver luogo  per i fatti  scampati alla prescrizione e che ad avviso dei giudici sono idonei per una valutazione in aula . E’ una piccola costellazione di ipotesi per reati certo  minori  rispetto alla madre di tutte le accuse e cioè a quella di associazione a delinquere,che prima il gup Paolo Micheli  poi la Corte di Cassazione hanno frantumato ritenendola non suscettibile di sviluppi processuali, unico rigetto dei ricorsi presentati dal pubblico ministero Giuliano Mignini e dalla parte civile Francesca Spagnoli rappresentata dall’avvocato Francesco Crisi. Read more…