Archivio della categoria “Senza categoria”

sabato, Luglio 27, 2024 Categoria: Senza categoria

I delitti di Alleghe ,il carcere di Perugia, la grazia di Pertini

Nel carcere femminile di Perugia, il 10 gennaio 1981 arriva con un provvedimento di clemenza del presidente della repubblica Sandro Pertini l’ultimo atto dei misteri di Alleghe , cinque omicidi avvenuti tra il 1933 e il 1945, due dei quali furono considerati suicidi, casi irrisolti per un  tempo lunghissimo. Solo negli anni Sessanta, dopo un’inchiesta giornalistica di Sergio Saviane e le indagini  sotto copertura del brigadiere dei carabinieri Ezio Cesca, si  scoprì che c’era un filo rosso che collegava tra loro quelle  morti, che c’erano più mani assassine e un  unico movente : tre persone furono condannate all’ergastolo e una quarta ebbe trenta anni di cui sei condonati per la collaborazione con gli inquirenti. Tra gli ergastolani, Adelina Da Tos che carcerata nel  capoluogo umbro, fu, appunto, graziata dopo aver scontato più di venti anni della pena che le era stata inflitta. L’accusa:  concorso nell’omicidio di una sua cognata. Probabilmente l’anello debole della serie omicidiaria che dalla tranquilla cittadina del comprensorio dolomitico in provincia di Belluno è deflagrata in decine di pubblicazioni e ha conquistato posizioni negli annali dei grandi fatti di cronaca nera. A Perugia la donna racconta poco e parla con sofferenza del passato con le compagne  di detenzione . Read more…

giovedì, Luglio 4, 2024 Categoria: Senza categoria

“La Rai in Umbria” : aneddoti e curiosità dietro le quinte dal 1959

di ALLAN FONTEVECCHIA

110 personaggi, da Biagio Agnes a Sergio Zavoli, da Maurizio Costanzo a  Paolo Valenti, dai giornalisti, tecnici e impiegati  della prima sede inaugurata il 3 ottobre 1959 in via Baglioni, a quelli che nel  complesso di via Masi, sempre a Perugia, dal 1981 hanno potenziato  il  radicamento sul  territorio e, decenni dopo, l’hanno coltivato con la rivoluzione digitale. Sono oltre sessanta anni di  storia del servizio pubblico radiotelevisivo quelli che raccontano, con fatti rilevanti, aneddoti sconosciuti e curiosità inedite , il giornalista Alvaro Fiorucci e il regista Gino Goti nel libro “ La Rai in Umbria”, pubblicato da Morlacchi Editore . Ecco, dunque, Claudio Villa che arriva rombando per corso Vannucci e non si toglie la tuta da motociclista neppure per registrare il suo programma. Ecco, ancora,  i retroscena delle sfide di Todi e Gubbio  a “Campanile sera” condotto anche da Mike Bongiorno ed Enzo Tortora. Read more…

lunedì, Giugno 17, 2024 Categoria: Senza categoria

1959: non sarà la BBC però è stato un successo (la Rai in Umbria)

di Allan Fontevecchia

Quando Jimmy arriva sul Monte Peglia, la Rai e l’Umbria cominciano , per strade parallele, una lenta corsa ventennale verso la modernità . Il servizio pubblico radiotelevisivo ha appena  collegato il sud al nord e già chi pianifica un futuro di decentramento territoriale dell’azienda. Mentre  la Regione, allo stato nascente, fa i conti con la nuova organizzazione dello Stato: la  regionalizzazione è la sua scommessa per il domani . Percorsi  per scenari inediti che finiranno in tempi diversi per condizionarsi a vicenda  L’Umbria, proprio con gli   impianti della Rai ha cominciato a perdere quella marginalità economica e sociale alla quale il dopoguerra l’aveva relegata. Siamo alla fine degli anni ’50 . L’ epopea avventurosa dei ripetitori  sulla montagna di San Venanzo , presidio di un paese ora tecnologicamente unito, è già cominciata . Storia di persone , ma non solo. Jimmy, infatti, è,  anche lui, un protagonista di quegli anni pioneristici, che è rimasto nella memoria degli uomini. Bell’esemplare di pastore tedesco è stato addestrato a far da portalettere al gruppo dei tecnici che presidiano gli impianti e che spesso rimangono  isolati per la  neve: il servizio postale a quattro zampe . Read more…

sabato, Aprile 13, 2024 Categoria: Senza categoria

Quando è lecito dire “non mi rompete i… cabasisi”

Il commissario Salvo Montalbano avrebbe detto “Non mi rompete i cabasisi” e, come nei libri di Andrea Camilleri nessuno si sarebbe offeso. Un  ragioniere perugino che invece  andò giù diretto senza eufemismi  “ Non mi rompete i co…” finì sotto processo, accusato di oltraggio a pubblico ufficiale, perché i destinatari del suo invito erano quattro agenti dell’Ispettorato Antifrodi del ministero dell’Agricoltura che non gradirono. C’è differenza, oggettivamente con l’invito a non rompere, a non scocciare,  alludendo  a quei  tuberi molto diffusi in Sicilia, i cabasisi  appunto, per evitare di citare direttamente certe del corpo umano che può risultare sgradevole. C’è differenza , ma , l’imputato fu assolto lo stesso con una motivazione che, se non fece giurisprudenza, fece da miccia ad un  infiammato scambio di opinioni e di quesiti  tra i linguisti che se ne occuparono: l’espressione è da vocabolario ora che, pur inelegante, è diventata di uso comune ? Read more…

sabato, Dicembre 16, 2023 Categoria: Senza categoria

I furti di rame e gli affari della criminalità

A star dietro a tutti i passaggi di mano di un vaso di rame rubato in un cimitero umbro si potrebbero percorrere  migliaia di chilometri per  raggiungere la destinazione finale che in genere è in uno dei paesi dell’Africa del nord o dell’Europa dell’est dove la materia prima scarseggia e sono floride le operazioni di riciclaggio. Controllate anche finanziariamente dalla criminalità organizzata. Le mafie italiane e straniere, spesso in attività consociata, controllano  l’andamento del mercato ufficiale e si regolano di conseguenza: quando il prezzo sale , mettiamo che superi gli  otto euro al chilo, i furti aumentano perché si allarga contemporaneamente  il margine del profitto delle compravendite illegali che può superare la soglia del cinquanta per cento che  è il ricavato medio dei furti  . Soprattutto se è materiale vergine come quello stoccato nei depositi ferroviari, delle compagnie telefoniche o delle aziende che lo  impiegano per la costruzione delle linee elettriche. Appartengono a questa tipologia  due furti avvenuto a distanza di venti anni l’uno dall’altro. Il primo fu il saccheggio del magazzino  delle ferrovie di Orvieto Scalo. Quattro slavi partiti da Roma portarono via con due furgoni rubati otto bobine di rame ancora imballate, valore un miliardo. Colpo clamoroso, ma andato a vuoto. La banda venne  intercettata dai carabinieri: due arresti e due fuggiaschi. Read more…

sabato, Dicembre 16, 2023 Categoria: Senza categoria

Cimitero virtuale per vittime vere, storie di badanti e di femminicidi

Nel  cimitero ci sono lapidi incise con lettere di alfabeti stranieri che raccontano storie di donne che fanno lo stesso lavoro e che sono morte tutte per femminicidio. È un cimitero particolare, suggestione della cronaca,  dove riposano le badanti uccise nel tempo, delitti per lo più dimenticati. Tra  queste tombe c’è , allora, quella di Fatima Abdelali che aveva  32 anni e assisteva  un’ anziana di Assisi. Voleva  divorziare . E il marito, Salah Warrish, connazionale marocchino di 36 anni, che è contrario l’ha uccisa a coltellate il 23 gennaio 1999, di pomeriggio. È stato condannato a 30 anni di carcere. Poco più in là ecco l’ultima destinazione di Yolanda Verdezoto, 26 anni, ecuadoregna,  scomparsa da Todi il 18 gennaio 2002 . Cercava un lavoro a domicilio, anche l’aiuto ad un anziano o ad una coppia di anziani. Intanto abitava con la sorella che un posto di badante l’aveva già trovato. Il suo cadavere è stato ritrovato nel fondo di un pozzo. Read more…

sabato, Ottobre 28, 2023 Categoria: Senza categoria

La criminalità in Umbria nella relazione del procuratore Raffaele Cantone

Quanto segue è uno stralcio della relazione inviata dal procuratore della repubblica di Perugia alla procura generale in vista dell’inaugurazione dell’anno giudiziario 2024. In relazione alla criminalità organizzata, si può confermare quanto affermato già in altre occasioni e che cioè in Umbria non sembrano agire organizzazioni mafiose stanziali; il territorio, invece, appare soprattutto di interesse di cosche criminali aliunde ( provenienti da altri luoghi ndr)  operanti anche per attività di riciclaggio e reinvestimento. In questo senso, le indagini effettuate e quelle in corso dimostrano la presenza, sia nella provincia di Perugia che in quella di Terni, di soggetti collegati soprattutto alle ndrine calabresi o a gruppi camorristici campani che gestiscono attività in alcuni settori economici (edilizia, turismo e commercio) sia presumibilmente utilizzando denaro e risorse di provenienza illecite, sia anche utilizzando, laddove necessario, la capacità di “intermediazione”, fondata sulla forza di intimidazione dei gruppi mafiosi di riferimento. Un settore di interesse emerso è quello della compravendita di prodotti petroliferi, la cui gestione è affidata a prestanome da soggetti legati alle consorterie criminali, campane o calabresi. Sono risultate, altresì, presenze di operatori campani, legati alla criminalità organizzata di quella regione (soprattutto clan dei casalesi), nel settore del riciclo illecito dei rifiuti, soprattutto metallici. Rapporti con esponenti della criminalità organizzata campana sono risultati anche nel settore delle frodi connesse alle provvidenze e ai bonus riconosciuti nella fase pandemica o post pandemica; in particolare, in uno dei procedimenti relativo ad una rilevante frode per la monetizzazione di crediti fiscali inesistenti, i soggetti umbri che materialmente hanno svolto l’attività di monetizzazione di crediti inesistenti sono apparsi strettamente in collegamento con esponenti della camorra, tanto che si sono richieste informazioni alla DDA di Napoli ed è stato anche avviato un primo possibile collegamento investigativo. Read more…

sabato, Ottobre 28, 2023 Categoria: Senza categoria

Terni 2003: Storia di un femminicidio, fotocopia di altri femminicidi

<< Adesso chi porterà a spasso il cane?>> Ha appena ucciso la moglie, si è fatto prendere dai carabinieri e  adeso pare abbia soltanto questo tarlo  in cima ai suoi problemi. Neanche dieci minuti prima, arriva al bar   con gli occhi pieni di lacrime e lo sguardo fisso nel vuoto. Entra, parla a fatica per il freddo, vestito com’è con un pigiama leggero e le ciabatte ai piedi. La pistola la tiene in una tasca, la prende in mano, ma solo per posarla sul bancone. Afferra il telefono e chiama i colleghi:” venite a prendermi che ho appena ucciso mia moglie”. Poi chiude, non ha altro da aggiungere. Si mette in disparte e aspetta.  È da poco passata la mezzanotte del 9 febbraio 2003, quando Nicola, 44 anni, sottufficiale dei carabinieri in servizio a Terni, si consegna  dopo aver sparato per due volte contro Paola , la donna che ha sposato da oltre 20 anni. I figli, 18 e 22 anni, svegliati dai colpi, tentano di salvare la mamma, ma non c’è niente da fare, Lidia muore. Read more…

giovedì, Settembre 14, 2023 Categoria: Senza categoria

L’Umbria e le logiche del profitto mafioso

Le mafie straniere, nigeriana e albanese, controllano il mercato degli stupefacenti, della prostituzione, del traffico degli esseri umani in generale e del loro sfruttamento. La criminalità organizzata italiana, ‘ndrangheta, camorra  e mafia siciliana, puntano sugli investimenti e cioè sul riciclaggio degli enormi profitti delle attività illecite, la droga è sempre il cespite principale, e sono bilanci da  miliardi di euro. È uno schema diffuso in tutto il paese ed anche all’estero. Alla logica del profitto mafioso non è immune neppure l’Umbria scrive la Direzione Investigativa Antimafia nella relazione semestrale (secondo semestre 2022) al Parlamento. Quella che segue è la sintesi della situazione in questa regione. Read more…