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100 delitti : l’Umbria in mezzo secolo di storia italiana .
IL GOOGLE DELLA CRONACA
di Allan Fontevecchia
Se leggerete questo libro “100 delitti-l’Umbria in mezzo secolo di cronaca italiana ” di Alvaro Fiorucci ( Morlacchi editore, presto nelle librerie) è perché avete un qualche interesse per quel pezzo particolare di storia che viene scritta giorno dopo giorno dai fatti di cronaca che non chiamerete cronaca nera. Perchè siete consapevoli che il racconto di fatti di sangue e di malaffare in genere è semplicemente la cronaca del nostro vivere quotidiano senza colori e senza aggettivi. Un grande crimine dalle mille implicazioni come un delittaccio da risolvere in un amen ci danno un mare di informazioni:politica, psicologia, sociologia, economia, medicina,sentimenti, paura,coraggio, eroi e vigliacchi. Leggi tutto…
Un vaccino antimafia negli anni del coronavirus
E’ l’esteriorità della falsa legalità da portatori asintomatici , l’arma più usata dalla criminalità organizzata. Che non spara , non picchia, non incendia con la frequenza di una volta. La diffusione dei suoi lucrosi virus economici e finanziari avviene da tempo con metodi che non fanno rumore. Metodi da colletti bianchi, sperimentati in Umbria dai clan di Casal di Principe come dalle ‘ndrine di Cirò o di San Leonardo di Cutro o di Siderno, per stare alla cronaca più recente. Metodi che, come un’arma, vengono smontati, rimontati, raffiniti e adeguati oggi che il dopo coronavirus metterà sul mercato tante nuove occasioni. Più è grande la crisi, e questa è di proporzioni immense, più grandi le possibilità del business malavitoso. Leggi tutto…
Dopo 30 anni di carcere e 30 romanzi, l’isolamento contro il coronavirus e un consiglio:riappropriatevi di tutto quello che avete trascurato.
di Giambattista Scarfone
Umbria, 9 aprile 2020 -Negli ultimi giorni di carcerazione ho cercato di pensare a cosa sarei andato incontro una volta scarcerato. L’idea che il rumore delle chiavi, gli orari scanditi dal trillo di una campanella che segnalava il rientro nelle celle, gli intervalli obbligati per poter andare in cortile e tante altre privazioni fossero finite all’improvviso non mi sembrava vero. Eppure i tempi erano davvero ristretti e quell’improvviso che mi era parso immediato, per poterlo constatare mi è toccato attendere quasi trent’anni. Leggi tutto…
Perché un detenuto potrebbe insegnarci qualcosa in questo tempo di attesa?
Lo scritto che segue è il testo di una racconto dove si intrecciano parole e immagini ( https://www.youtube.com/watch?v=lGFOjNVkqOY) realizzato da Federica e Simona Sclippa che prende spunto dalla vicenda umana di Giambattista Scarfone, un ex detenuto che scontata la pena dopo oltre venti anni di detenzione , uscito dalla cella si è subito ritrovato di nuovo segregato. Questa volta per le misure contro la diffusione del corona virus. Paradossi della vita ? Occasione per riflettere sul concetto di libertà e sul senso delle nostre esistenze? Federica e Simona Sclippa ha trovato il giusto modo per cercare una risposta.
SIMONA SCLIPPA
Faccio entrare la luce, metto le tende agli angoli della finestra della mia camera e osservo il campo lussureggiante che ho di fronte: sembra un dipinto nella sua perfezione, un quadro costantemente aggiornato nei colori delle sue stagioni, ciclici e sempre in cambiamento.
È sbocciata la primavera FUORI e DENTRO c’è il timore misto a speranza, la riscoperta dell’aritmetica delle piccole cose alternata alla tensione degli ultimi bollettini.
C’è un tempo nuovo, un tempo lento. Leggi tutto…
Archivio: sette vescovi e un autovelox
“Eminenza, da buon cattolico, le dico che questa multa non gliela può togliere neppure la Madonna perchè l’autovelox non assolve neanche chi si pente ”. E il poliziotto per sottolineare che la sua non è mancanza di rispetto, ma la sottolineatura di un dato di fatto, bacia l’anello del vescovo e scatta sull’attenti . Poi si allontana con una copia del verbale di contravvenzione appena conciliata. Leggi tutto…
Archivio: le grandi fughe degli albanesi volanti
Nella particolare classifica che vede ai primi posti, per il numero e per la spettacolarità delle evasioni, gente dello spessore criminale di Graziano Mesina (banditismo sardo) o di Renato Vallanzasca (banda della Comasina), si segnalano le buone posizioni di due detenuti che hanno fatto più volte scacco matto alle carceri italiane, a cominciare da quelle di Perugia e di Terni. Sono due albanesi, Ilir Paja, 33 anni, e Toulant Toma, 29 anni. Il primo è a Capanne, in attesa di estradizione per l’omicidio di un connazionale in Germania, a Duisburg, quando la mattina dell’11 giugno 2006 approfitta di una falla del sistema di sicurezza e fugge per i campi che circondano la struttura penitenziaria fresca di inaugurazione. Leggi tutto…
In silenzio le mafie corrompono e si prendono l’economia : la battaglia di Libera in Umbria
di Walter Cardinali –referente regionale Libera–
(PERUGIA, assemblea del 24/02/2020)
Fai quel che devi … succeda quel che può! Sono giorni che mi frulla per la testa questa frase che tante volte dal lontano 2008 mi ripeteva ad ogni occasione il mio amico indimenticato ed indimenticabile Roberto Morrione, fondatore di Libera informazione, ma soprattutto, ideatore e richiedente, insieme a tutti noi, la prima commissione regionale antimafia, tra le prime ad essere istituite in Italia, qui in Umbria.Si avete capito bene erano 12 anni fa e noi, già da anni, avevamo la sensazione, in verità confermata dai fatti, che la nostra regione fosse diventata un luogo appetibile per le varie mafie del nostro paese.Da li a poco, e precisamente nel 2010 scoprivamo che la camorra aveva acquisito vari beni, al punto che organizzammo una prima assemblea pubblica simile a quella che abbiamo pensato per oggi, a Ponte san Giovanni, esattamente il luogo in cui avevano scelto di fare i loro sporchi affari. Leggi tutto…
Navigare tra le fake news senza affogare
di Tecla Bolognini
Il proliferare incontrollato di notizie e di produttori di contenuti, regola in un mondo interconnesso diventato ormai “villaggio globale”, non sempre è sinonimo di qualità ed affidabilità. Attraverso smartphone e nuovi social ognuno può produrre, ma anche essere fruitore, selezionatore e divulgatore di informazioni altrui. Il web ha rivoluzionato le relazioni umane e la comunicazione. Anche la libertà di espressione, costituzionalmente tutelata, si espande e muta di prospettiva. Leggi tutto…
Criminalità e giustizia: sintesi dell’intervento del procuratore generale Fausto Cardella all’inaugurazione dell’anno giudiziario
La presenza di organizzazioni criminali, essenzialmente di matrice ‘ndranghetista, nel distretto dell’Umbria trova conferma nelle indagini della Procura distrettuale di Perugia e in quelle di altre procure.L’allarme lanciato dalla magistratura e dalle forze dell’ordine, ogni qual volta se ne presentava l’occasione, non era fuori luogo né eccessivo. Se le mafie, la ‘ndrangheta in particolare, hanno una insopprimibile tendenza ad espandersi, ad occupare territori, se ne è stata drammaticamente accertata la presenza inquinante in Lombardia, in Emilia Romagna e in altre nobilissime regioni, diverse e lontane dal luogo di origine, perché mai in Umbria no? Perché mai l’Umbria sarebbe dovuta restare indenne? Leggi tutto…