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Droga:la tragica normalità delle morti per overdose
Non ci può essere il ritorno di qualcosa che mai è andata via. Non può chiamarsi emergenza una situazione uguale a se stessa per picchi di gravità da almeno un ventennio. La durata nel tempo fa assumere al fenomeno considerato emergenza una condizione di permanente, difficile e complessa normalità. Tre morti per probabile overdose in poche ore comportano certo lutto,dolore , esecrazione, ma non necessariamente allarme per qualcosa di nuovo che va a peggiorare una situazione già segnata da una tragica consuetudine . Le morti per overdose sono un incidente, non sono il fenomeno. Anche per coloro che controllano il business . Non le cercano queste morti. Se ne fregano, ovviamente. Ma le morti fanno rumore, riaccendono i riflettori, risvegliano le polemiche. Portano complicazioni, intoppi, fastidi. Non la paralisi delle attività’ criminali pero’ ,a leggere documenti processuali o a farsi raccontare indagini di un certo spessore. Leggi tutto…
A “LETTURE TIFERNATI” IL CASO DI MEREDITH KERCHER, CON IL LIBRO DI ALVARO E LUCA FIORUCCI
“Questo non è il romanzo di un omicidio, né un’inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. “Reperto 36” è il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Il travagliato iter giudiziario del “caso Meredith” – che per ben otto anni ha tenuto sospesa l’attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale – proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione.” E’ quanto dichiarato da Alvaro Fiorucci, autore assieme al figlio Luca, di “Reperto 36 – Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher”, presentato a “Letture Tifernati” nella sala degli specchi del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati. Con gli autori sono intervenuti il sindaco e il vice sindaco di Città di Castello, il procuratore della Repubblica di Forlì, Sergio Sottani e il deputato tifernate, capogruppo in commisione Giustizia. “Gli autori sono riusciti in maniera efficace e comprensibile anche a chi non è un addetto ai lavori, a trasferire in un libro e decodificare il linguaggio e le fasi procedurali di un caso che ha tenuto alta l’attenzione anche mediatica e dell’opinione pubblica a livello mondiale – ha precisato il procuratore della Repubblica di Forli, Sergio Sottani – precisando di aver vissuto di riflesso la vicenda, non essendo coinvolto direttamente come magistrato, nel periodo di permanenza a Perugia. Leggi tutto…
La ‘ndrangheta si espande all’estero mentre consolida la conquista dell’Italia, Umbria compresa.
La ‘ndrangheta opera da alcuni ani secondo un piano di “colonizzazione di vaste aree di territori stranieri” con insediamenti criminali che replicano i modelli calabresi. Lo afferma la Direzione Nazionale Antimafia nel rapporto reso noto oggi e che si riferisce al 2015. E anche all’estero- come in Italia- la ‘ndrangheta è sempre più una sorta di multinazionale che con grandi capacità imprenditoriali e un grande fiuto finanziario diversifica i suoi interessi con flessibilità e con perfetta scelta di tempo. Quindi il tradizionale traffico della droga e delle armi , l’altrettanto storico sfruttamento della prostituzione , l’estorsione in forme sempre più sofisticate. Ma sempre più riciclaggio, appalti pubblici , attività economiche ( turismo , commercio, giochi e scommesse on line in particolare) apparentemente di specchiata legalità. Attività che si estendono a macchi d’olio e con profitti enormi in Italia e oltreconfine. Per quanto riguarda l’Italia la DNA dice che è sempre più massiccia ed incisiva la presenza della ‘ndrangheta nelle regioni del centro-nord. Dopo la Lombardia (dato ormai storico) il Piemonte, l’Emilia Romagna, e il Lazio ecco la ‘ndrangheta risulta ben insediata con molti cellule operative in Liguria, Umbria, Veneto e Marche. Leggi tutto…
Umbria: continuità delle forme mentre gli affari sporchi fanno interagire i gruppi criminali italiani e stranieri
Sostanzialmente continuità. Sostanzialmente il rafforzamento di tendenze criminali evidenti da un quindicennio. Sostanzialmente gli stessi protagonisti sulla scena percorsa da una macchina della giustizia che dovrebbe dare risposte ad una popolazione di molto superiore a quel milione di presenze che si possono collocare in Umbria. Continuità?Si continuità come ha spiegato al Tgr della Rai il Procuratore Distrettuale Antimafia Luigi De Ficchy dicendo sostanzialmente che la presenza delle mafie data ormai trenta anni, che il grosso delle migrazioni dal sud è arrivato con gli appalti per la ricostruzione dopo il terremoto del 1997, che le forze dell’ordine prevalentemente intervengono su notizia di reato perché non hanno risorse per tirare su un argine che blocchi le infiltrazioni di capitali sporchi. Non ci sono insediamenti stabili-ha detto De Ficchy- ma c’è una grande lavanderia di soldi che si trasformano in proprietà agricole, turistiche e commerciali . Leggi tutto…
2015: dalla sentenza definitiva per l’omicidio di Meredith alla forte incidenza dei delitti commessi in famiglia
Le vittime della metà degli omicidi avvenuti in Umbria nel 2015 sono donne. Tre donne cadute sotto i colpi di armi da fuoco o ferite a morte con coltelli di uso domestico. Una recente ricerca di Eures sui femminicidi attribuisce alla regione l’indice più alto con 12,9 femminicidi per milione di donne residenti. L’anno che è appena finito è anche l’anno in cui si è conosciuto , con le motivazioni della Suprema Corte di Cassazione , l’esito dell’ uccisione di Meredith Kercher , un colpevole, due innocenti e due assassini , a stare alle sentenze, da individuare e catturare, come Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci raccontano in “Reperto 36- anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher” edito da Morlacchi. Dunque il dettaglio. Il sei marzo, ad Uppiano, vicino a Città di Castello, Yuri Nardi, un poliziotto di 41 anni, uccide la moglie, Laura Arcaleni di 40, e poi si suicida. Il 25 novembre, a Perugia, Raffaella Presta, anche lei quarantenne, viene uccisa con due colpi di fucile dal marito Francesco Rosi. Leggi tutto…
-Emile Zola,il processo Dreyfus e Reperto 36, anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher-
dal profilo Facebook di Carlo Roberto Sciascia.
Sabato 12 dicembre, alle ore 16.30, nella Sala degli specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo – Reggia di Caserta sarà presentato il libro diAlvaro Fiorucci e di Luca Fiorucci Reperto 3 – Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher
Morlacchi Editore .L’evento è promosso dall’Ept di Caserta e dalla Pro Loco di Caserta.
A seguire nel Salone di rappresentanza della Pro Loco di Caserta si inaugurerà la mostra d’Arte contemporanea “Je accuse”. Il tema fa chiaramente riferimento al manifesto – denuncia dello scrittore Emile Zola e si ricollega ai <misteri irrisolti> della giustizia italiana. Leggi tutto…
Via del Belocchio : aspettando il processo c’è una voce in più nel vocabolario dei femminicidi.
Se si dovessero trovare le parole giuste per spiegare che cos’è il fenomeno del femminicidio scegliendole nella teoria di morte che ha portato a 37 il numero delle donne ammazzate nel 2015 , l’omicidio di via del Belocchio a Perugia sarebbe il vocabolario giusto nel quale cercarle. Una coppia di quarantenni colti e benestanti che stanno insieme da venti anni,un figlio di sei anni , uno stesso tetto, e un rapporto coniugale che non funziona. Non funziona al punto che le liti sono sempre più frequenti e più aspre . E le botte pure. Ma non trova la forza di dire basta. Neanche cerca per un tempo lunghissimo, il modo di aprire quella gabbia di violenza che pare non fosse condizione riservata alla privacy familiare. Eppure conosce certe situazioni,conosce la piega che possono prendere, sa dell’epilogo irreversibile che ci può essere da un momento all’altro. Lo sa se non per altro, perché li ha letti nei fascicoli di certi casi di violenza domestica dello studio di avvocato che ha frequentato fino all’altro ieri. Quando la insostenibilità della situazione incontra la volontà di Raffaella Presta di riprendersi la sua libertà,la sua autonomia, la sua vita e magari di condividerla con un’altra persona confidando in un approdo dolce dopo la strambata, è troppo tardi. Il marito Francesco Rosi in un umido pomeriggio di novembre, quello del 25 novembre, spara con il fucile da caccia da due passi o poco più : il piombo del primo colpo prende la donna alla mano destra dell’inutile tentativo di difesa e si pianta nell’addome; il secondo e alla schiena la schiena, sfonda i polmoni e fa arrivare la morte in pochi attimi. Leggi tutto…
All’insaputa di tutti il percolato della mafia scorre alla luce del sole
Curiosamente il percolato mafioso scorreva alla luce del sole. Singolarmente lo spessore criminale di alcuni dipendenti per le attività isolane era scritto negli accessibili certificati penali .Persone legate al potente clan dei Santapaola. Fatti ,affari e alleanze erano per niente sconosciute nei diversi ambienti di pertinenza. Pare tutti avrebbero potuto/dovuto sapere tutto. Di tutti. O, quantomeno, avrebbero potuto/dovuto farlo con facilità. Eppure soltanto adesso ,dopo l’’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia e le 50 cartelle di interdittiva antimafia del prefetto del capoluogo umbro Antonella De Miro , si sente dire con compita contrizione: attenzione c’è il malaffare che bussa alla porta. Bussa? Il malaffare in generale e senza riferimenti alle vicende odierne ha da tempo varcato l’uscio. E’ entrato . Ovviamente senza bussare. Ma questa discrasia temporale non deve stupire: per almeno un ventennio le fonti ufficiali hanno parlato di rischio quando, per dirne una, il mercato della droga era già in mano alle mafie multietniche come un fiume di soldi sporchi aveva eroso come materiale carsico settori economici in difficoltà e altri ne avrebbe erosi negli anni a venire, per dirne un’altra. Altro che rischio. Oltre la soglia del rischio e senza bussare. Appunto. Ma questo è un altro discorso . O forse no. Comunque adesso non è il caso. Lasciamolo perdere.Torniamo ai sospetti che questa volta coinvolgono Gesenu . Leggi tutto…
Reperto 36: un libro per conoscere la ricostruzione di un delitto e per affacciarsi sul funzionamento del sistema giudiziario italiano
di ALLAN FONTEVECCHIA
Emma D’Aquino all’epoca dei fatti inviata speciale e ora conduttrice di punta del Tg1 della Rai coordinerà la presentazione di “Reperto 36- anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher “ – un volume realizzato dai giornalisti Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci e portato nelle librerie da Morlacchi Editore. L’incontro è previsto alle 17 di sabato 10 ottobre 2015 nell’atrio del Teatro Morlacchi a Perugia. Con gli autori interverrà anche l’editor Claudio Brancaleoni. Con “ Reperto 36” nei fascicoli dell’inchiesta sull’omicidio della studentessa inglese è indicato un coltello da cucina , presunta arma del delitto di via della Pergola 7, avvento nella notte tra l’ 1 e 2 novembre 2007. Un presunta arma del delitto sulla base della quale tre persone hanno assunto il ruolo di indagati. La prima ,Rudi Guede ha avuto una condanna definitiva e ad altre due Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono toccate condanne, assoluzioni, di nuovo condanne e infine assoluzioni definitive. Il libro di Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci è un portolano di queste sentenze. E’ lo specchio del nostro sistema giudiziario. Leggi tutto…