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1 Maggio, domenica, 2016 Categoria: Cronache

Droga:la tragica normalità delle morti per overdose

dia Non ci può essere il ritorno di qualcosa che mai è andata via. Non può chiamarsi  emergenza una situazione uguale a se stessa per picchi di gravità da almeno un ventennio.  La durata  nel tempo  fa assumere al  fenomeno  considerato emergenza una condizione di  permanente, difficile e complessa normalità. Tre morti per probabile overdose in poche ore comportano certo lutto,dolore , esecrazione, ma  non necessariamente allarme per qualcosa di nuovo che va a peggiorare una situazione  già segnata da una tragica consuetudine . Le morti per overdose sono un incidente, non sono il fenomeno. Anche per coloro che controllano il business  . Non le cercano queste morti. Se ne fregano, ovviamente. Ma le morti fanno rumore, riaccendono i riflettori,  risvegliano le polemiche. Portano complicazioni, intoppi, fastidi. Non la paralisi delle attività’ criminali pero’ ,a leggere documenti processuali o a farsi raccontare indagini di un certo spessore. Leggi tutto…

19 Marzo, sabato, 2016 Categoria: Cronache

A “LETTURE TIFERNATI” IL CASO DI MEREDITH KERCHER, CON IL LIBRO DI ALVARO E LUCA FIORUCCI

fiorucci_copertina_Meredith_fronte“Questo non è il romanzo di un omicidio, né un’inchiesta parallela volta a portare nuova luce sui fatti e sulla loro concatenazione. “Reperto 36” è il racconto di un efferato delitto, quello della giovane studentessa inglese Meredith Kercher, avvenuto a Perugia nella notte tra il 1° e il 2 novembre 2007, ricostruito attraverso le parole delle carte processuali e delle diverse, opposte, letture dei giudici che si sono alternati nei vari gradi di giudizio. Il travagliato iter giudiziario del “caso Meredith” – che per ben otto anni ha tenuto sospesa l’attesa di una platea mondiale virtualmente rinchiusa nelle aule di giustizia, nelle quali si è formata la verità processuale – proprio per il modo diretto e approfondito con cui gli autori scelgono di affrontarlo, offre al lettore la possibilità di aprire una riflessione sul tema della giustizia in Italia, della sua amministrazione, dei suoi tempi, della sua organizzazione.” E’ quanto dichiarato da Alvaro Fiorucci, autore assieme al figlio Luca, di “Reperto 36 – Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher”, presentato a “Letture Tifernati” nella sala degli specchi del Circolo Tifernate Accademia degli Illuminati. Con gli autori sono intervenuti il sindaco e il vice sindaco di Città di Castello, il procuratore della Repubblica di Forlì, Sergio Sottani e il deputato tifernate, capogruppo in commisione Giustizia. “Gli autori sono riusciti in maniera efficace e comprensibile anche a chi non è un addetto ai lavori, a trasferire in un libro e decodificare il linguaggio e le fasi procedurali di un caso che ha tenuto alta l’attenzione anche mediatica e dell’opinione pubblica a livello mondiale – ha precisato il procuratore della Repubblica di Forli, Sergio Sottani – precisando di aver vissuto di riflesso la vicenda, non essendo coinvolto direttamente come magistrato, nel periodo di permanenza a Perugia. Leggi tutto…

2 Marzo, mercoledì, 2016 Categoria: Cronache

La ‘ndrangheta si espande all’estero mentre consolida la conquista dell’Italia, Umbria compresa.

Direzione-nazionale-antimafiaLa ‘ndrangheta  opera da alcuni ani secondo un piano di  “colonizzazione di vaste aree di territori  stranieri” con insediamenti criminali che replicano i modelli calabresi. Lo afferma la Direzione Nazionale Antimafia nel  rapporto reso noto oggi e che si riferisce al 2015. E anche all’estero- come in Italia- la ‘ndrangheta è sempre più una sorta di multinazionale che  con  grandi capacità imprenditoriali e un grande fiuto finanziario  diversifica  i suoi interessi con flessibilità e con perfetta scelta di tempo. Quindi  il tradizionale traffico della droga e delle armi , l’altrettanto storico sfruttamento della prostituzione ,  l’estorsione in forme sempre più sofisticate. Ma  sempre più riciclaggio, appalti pubblici , attività  economiche ( turismo , commercio, giochi e scommesse on line  in particolare)  apparentemente di specchiata legalità. Attività che si estendono  a macchi d’olio e con profitti enormi in Italia e oltreconfine. Per quanto riguarda l’Italia la DNA dice che è sempre più massiccia ed incisiva la presenza della ‘ndrangheta nelle regioni del centro-nord. Dopo la Lombardia (dato ormai storico) il Piemonte, l’Emilia Romagna, e il Lazio ecco la ‘ndrangheta risulta ben  insediata con molti cellule operative in Liguria, Umbria, Veneto e Marche. Leggi tutto…

30 Gennaio, sabato, 2016 Categoria: Senza categoria

Umbria: continuità delle forme mentre gli affari sporchi fanno interagire i gruppi criminali italiani e stranieri

anno-giudiziario-2016Sostanzialmente continuità. Sostanzialmente il rafforzamento di tendenze criminali  evidenti da  un quindicennio. Sostanzialmente  gli stessi protagonisti sulla scena  percorsa da una macchina della giustizia che dovrebbe dare  risposte ad una popolazione di molto superiore a quel milione di presenze che  si possono collocare in Umbria.  Continuità?Si continuità come  ha spiegato al Tgr della Rai il Procuratore Distrettuale Antimafia Luigi De Ficchy dicendo sostanzialmente che la presenza delle mafie data ormai trenta anni, che il grosso delle migrazioni dal sud è arrivato con gli appalti per la ricostruzione dopo il terremoto del 1997, che le forze dell’ordine prevalentemente intervengono su notizia di reato perché non hanno risorse per  tirare su un argine che blocchi le infiltrazioni di capitali sporchi. Non ci sono insediamenti stabili-ha detto De Ficchy- ma c’è una grande lavanderia  di soldi che si trasformano in proprietà agricole, turistiche e  commerciali . Leggi tutto…

2 Gennaio, sabato, 2016 Categoria: Cronache

2015: dalla sentenza definitiva per l’omicidio di Meredith alla forte incidenza dei delitti commessi in famiglia

fiorucci_copertina_Meredith_fronte  di ALLAN FONTEVECCHIA

Le vittime della metà degli omicidi avvenuti in Umbria  nel 2015  sono donne. Tre donne cadute sotto i colpi di armi da fuoco o ferite a morte con coltelli di uso domestico. Una recente ricerca di Eures sui femminicidi attribuisce alla regione l’indice più alto con 12,9 femminicidi per milione di donne residenti. L’anno che è appena finito è anche l’anno in cui si è conosciuto , con le motivazioni della Suprema Corte di Cassazione , l’esito dell’ uccisione di Meredith Kercher , un colpevole, due innocenti e due assassini , a stare alle sentenze, da individuare e catturare, come Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci raccontano in “Reperto 36- anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher”  edito da Morlacchi. Dunque il dettaglio. Il  sei marzo, ad Uppiano, vicino a Città di Castello, Yuri Nardi, un poliziotto di 41 anni, uccide la moglie, Laura Arcaleni di 40, e poi si suicida. Il  25 novembre, a Perugia, Raffaella Presta, anche lei quarantenne, viene uccisa con due colpi di fucile dal marito Francesco Rosi. Leggi tutto…

8 Dicembre, martedì, 2015 Categoria: Senza categoria

-Emile Zola,il processo Dreyfus e Reperto 36, anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher-

fiorucci_copertina_Meredith_frontedal profilo Facebook di Carlo Roberto Sciascia.
Sabato 12 dicembre, alle ore 16.30, nella Sala degli specchi dell’Ente Provinciale per il Turismo – Reggia di Caserta sarà presentato il libro diAlvaro Fiorucci e di Luca Fiorucci Reperto 3 – Anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher
Morlacchi Editore .L’evento è promosso  dall’Ept di Caserta e dalla Pro Loco di Caserta.
A seguire nel Salone di rappresentanza della Pro Loco di Caserta si inaugurerà la mostra d’Arte contemporanea “Je accuse”. Il tema fa chiaramente riferimento al manifesto – denuncia dello scrittore Emile Zola e si ricollega ai <misteri irrisolti> della giustizia italiana. Leggi tutto…
28 Novembre, sabato, 2015 Categoria: Cronache, Senza categoria

Via del Belocchio : aspettando il processo c’è una voce in più nel vocabolario dei femminicidi.

imagesSe si dovessero trovare le parole giuste per spiegare che cos’è il  fenomeno del femminicidio scegliendole nella teoria di morte che ha portato a 37  il numero delle donne ammazzate nel 2015 , l’omicidio di via del Belocchio a Perugia sarebbe  il vocabolario giusto nel quale cercarle. Una coppia di quarantenni colti e benestanti che stanno insieme da venti anni,un figlio di sei anni , uno stesso tetto, e un rapporto coniugale che non funziona. Non  funziona al punto che le liti sono sempre più frequenti e più aspre . E le botte pure. Ma non trova la forza di dire basta. Neanche cerca per un tempo lunghissimo, il modo di aprire quella gabbia di violenza che pare non fosse condizione riservata alla privacy familiare. Eppure conosce certe situazioni,conosce la piega che possono prendere, sa dell’epilogo irreversibile che ci può essere da un momento all’altro. Lo sa se non per altro, perché  li ha letti nei fascicoli di certi casi di violenza domestica dello studio di avvocato che ha frequentato fino all’altro ieri. Quando la insostenibilità della situazione incontra la volontà di Raffaella Presta di riprendersi la sua libertà,la sua autonomia, la sua vita e magari di condividerla con un’altra persona confidando in un approdo dolce dopo la strambata, è troppo tardi. Il marito Francesco Rosi in  un umido pomeriggio di novembre, quello del 25 novembre,  spara con il fucile da caccia da due passi o poco più : il piombo del primo colpo  prende la  donna  alla mano destra dell’inutile tentativo di difesa e si pianta nell’addome; il secondo e alla schiena la schiena, sfonda i polmoni e fa arrivare la morte in pochi attimi. Leggi tutto…

29 Ottobre, giovedì, 2015 Categoria: Senza categoria

All’insaputa di tutti il percolato della mafia scorre alla luce del sole

20130912155115-corpo-forestale Curiosamente il percolato mafioso scorreva alla luce del sole. Singolarmente   lo spessore criminale di alcuni dipendenti  per le attività isolane era scritto negli accessibili certificati penali .Persone legate al potente clan dei Santapaola. Fatti ,affari e alleanze erano per niente sconosciute nei diversi ambienti di pertinenza. Pare tutti  avrebbero potuto/dovuto sapere tutto. Di tutti. O, quantomeno,  avrebbero potuto/dovuto  farlo con facilità. Eppure  soltanto adesso ,dopo l’’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Perugia e le 50 cartelle di interdittiva antimafia del prefetto del capoluogo umbro Antonella De Miro , si sente  dire con compita contrizione: attenzione c’è il malaffare che bussa alla porta. Bussa? Il malaffare in generale e senza riferimenti alle vicende odierne ha da tempo  varcato  l’uscio. E’  entrato . Ovviamente senza bussare. Ma questa discrasia temporale  non deve stupire: per almeno un ventennio le fonti ufficiali hanno parlato di rischio quando, per dirne una, il mercato della droga era già in mano alle mafie multietniche come un fiume di soldi sporchi  aveva eroso come materiale carsico settori economici in difficoltà e altri ne avrebbe erosi  negli  anni a venire, per dirne un’altra. Altro che rischio. Oltre la soglia del rischio e senza bussare. Appunto. Ma questo è un altro discorso . O forse no. Comunque adesso non è il caso. Lasciamolo perdere.Torniamo ai sospetti  che questa volta coinvolgono Gesenu . Leggi tutto…

4 Ottobre, domenica, 2015 Categoria: Appuntamenti

Reperto 36: un libro per conoscere la ricostruzione di un delitto e per affacciarsi sul funzionamento del sistema giudiziario italiano

fiorucci_copertina_Meredith_fronte

di ALLAN FONTEVECCHIA

Emma D’Aquino all’epoca dei fatti inviata speciale e ora conduttrice di punta del Tg1 della Rai coordinerà  la presentazione di “Reperto 36- anatomia giudiziaria dell’omicidio di Meredith Kercher “ – un volume realizzato dai giornalisti Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci e portato nelle librerie da Morlacchi Editore. L’incontro è previsto alle 17 di sabato 10 ottobre 2015 nell’atrio del Teatro Morlacchi a Perugia.  Con gli autori interverrà anche l’editor  Claudio Brancaleoni. Con “ Reperto 36”  nei fascicoli dell’inchiesta sull’omicidio della studentessa inglese è indicato un  coltello da cucina , presunta arma del delitto di via della Pergola 7, avvento nella notte tra l’ 1 e 2 novembre 2007. Un presunta arma del delitto  sulla base della quale tre persone hanno assunto il ruolo di indagati. La prima ,Rudi Guede ha avuto una condanna definitiva e ad altre due Raffaele Sollecito e Amanda Knox sono toccate condanne, assoluzioni, di nuovo condanne e infine assoluzioni definitive. Il libro di Alvaro Fiorucci e Luca Fiorucci è un portolano di queste sentenze. E’ lo specchio del nostro sistema giudiziario. Leggi tutto…