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” Il sangue delle donne” e i cold case dell’Umbria
di Allan Fontevecchia
Dopo cinque anni si riparte da zero. Gli inquirenti devono trovare chi ha ucciso Nilda Beatriz Rodriguez, 46 anni,argentina, prostituta , tre figli,ammazzata nella notte tra l’8 e il 9 agosto 2009, a Perugia. Il cadavere scoperto per caso da un passante lungo una strada di Pian di Massiano, tra lo stadio Renato Curi e la grande rimessa dei trasporti pubblici di Perugia. La Corte d’Assise, ha infatti assolto con formula piena- per non aver commesso il fatto- l’unico indagato, Desposorio Mendocilla Guadalupe Dolores, 43 anni , peruviano, rinviato a giudizio l’otto gennaio 2013.Per la procura della repubblica , il peruviano, che aveva ammesso di frequentare la vittima, era stato l’ultimo ad aver visto viva la donna. L’ultimo cliente come è raccontato in “Il sangue delle donne- storie di femminicidi in Umbria “ edito da Morlacchi. Leggi tutto…
Il mostro di Foligno e l’abolizione dei manicomi giudiziari
Il fine pena di Luigi Chiatti potrebbe mettere in conflitto la sentenza definitiva con la legge 81 del 2014 (Severino) che abolisce i sei ospedali psichiatrici giudiziari italiani che ospitano 1000 persone definite pericolose.La condanna per gli omicidi di Simone Allegretti (4 ottobre 1992) e Lorenzo Paolucci ( 7 agosto 1993) prevede trenta anni di carcere più tre anni di permanenza in una struttura di custodia e cura, qualora sia valutata la persistenza della pericolosità sociale dell’omicida, il geometra ventenne che nei messaggi di sfida-richiesta di aiuto agli inquirenti si è definito il Mostro di Foligno. Leggi tutto…
Ponte Valleceppi: tracce antiche sulla scena del crimine
Sulla scena del crimine di Ponte Valecceppi ( un trentenne ha ferito gravemente a colpi di pistola la ex convivente, il loro bambino di due anni e un’amica della donna e poi si è sparato alla testa ed è in fin di vita), non ci sono a quanto pare soltanto il sangue, i bossoli e le altre tracce buone per il fascicolo delle indagini. Ad un primo, sommario esame sembrano evidenti anche tracce antiche delle le regioni che fanno del possesso il movente di parte dei delitti violenti nei quali a soccombere sono le donne. Leggi tutto…
” Il sangue delle donne”:annunciazione e premeditazione
Gli ultimi quattro casi che hanno toccato l’Umbria hanno in comune il fatto che – per quello che i cronisti hanno potuto raccontare- sembrano tutti annunciati e premeditati. Niente di particolare quindi: nella gran parte degli omicidi di donne ascrivibili alla categoria dei femminicidi si può trovare la presenza di questi elementi..Si possono trovare nell’omicidio delll’8 marzo (festa della donna) quando Ofelia Bontoiu, 28 anni, viene sgozzata,( come riportato, insieme con altri sessanta casi ne “Il Sangue delle donne “ edito da Morlacchi di Perugia ) a Gualdo Tadino dall’ex fidanzato che ha usato, successivamente anche contro se stesso, un tagliente attrezzo da lavoro, in quello di Giuseppina Corvi, 43 anni, di Terni soppressa a martellate e a coltellate dal marito , in quello di Ilaria Abbate 24 anni alla quale l’ex compagno ha piantato , a Pontevalleceppi di Perugia,.un colpo di pistola in testa provocandole prima un’agonia di 38 giorni e poi la morte. Nell’ultimo delitto , avvenuto in un campeggio a Fermo nelle Marche, che ha visto il muratore folignate Roberto Paglia sparare ripetutamente contro la moglie riducendola in fin di vita. Leggi tutto…
Le lettere di Luigi Chiatti come i messaggi del Mostro
“ Gli tenevo la mano sulla gola , mi vergognavo del suo sguardo e non sapevo come ucciderlo. Aveva visto la casa, aveva visto anche me , non l’avevo incappucciato, quindi poteva parlare e dire qualcosa. Dopo queste considerazioni ho provato a togliergli il dolore e ho stretto prima una mano sulla gola , stavolta per ucciderlo poi tutte e due”.
E’ così che Luigi Chiatti racconta al sostituto procuratore Michele Renzo, dopo aver ammazzato anche Lorenzo Paolucci, 10 anni, come divenne assassino per la prima volta martirizzando Simone Allegretti che di anni ne aveva quattro. Leggi tutto…
Tutti assolti anche dal rinvio della Cassazione: il caso Narducci non c’è mai stato?
L’assoluzione da tutte le accuse di Alfredo Brizioli , amico d’infanzia e, per un lungo periodo, avvocato di fiducia della famiglia ,ed il proscioglimento per prescrizione dei reati di altri cinque imputati hanno chiuso- a quindici anni dalla riapertura delle indagini e a trenta dei fatti- le ultime pendenze del cosiddetto “caso Narducci”, la morte del medico perugino Francesco Narducci avvenuta nel Trasimeno nel 1985 e ritenuta dalla Procura della Repubblica di Perugia collegata ai delitti del mostro di Firenze.
Alfredo Brizioli- che ha rinunciato ai benefici della prescrizione- doveva rispondere di una serie di reati – dalla calunnia nei confronti di alcuni giornalisti ,alle pressioni su alcuni testimoni e consulenti , alla rivelazione del segreto d’ufficio. Leggi tutto…
Caso Narducci : dopo trenta anni la giustizia è all’ultimo miglio
La Corte di Cassazione respingendo il ricorso del Pubblico Ministero Giuliano Mignini aveva chiuso il capitolo di più difficile lettura , quello dell’associazione a delinquere finalizzata a nascondere i presunti rapporti tra la morte del medico perugino Francesco Narducci e i delitti del Mostro di Firenze. Accogliendo la decisione del gup Paolo Micheli di prosciogliere ( per non aver commesso il fatto o perchè il fatto non sussiste) i 22 indagati dal pubblico ministero Giuliano Mignini. Tra i 22 come è noto c’erano anche alcuni familiari di Francesco Narducci.La stessa Corte di Cassazione però aveva accolto il ricorso per tutta un’altra serie di reati. Leggi tutto…
Da Meredith a Yara: prova scientifica,pistola fumante?
Sarà il processo, se come tutto sembra suggerire “ Ignoto 1 “ andrà a processo con il nome di Massimo Giuseppe Bossetti,muratore uarantaquattrenne, l’esame più difficile ma al dunque esaustivo per la difficile e complessa inchiesta sull’omicidio di Yara Gambirasio avvenuto il 26 novembre 2010 a Brembate di Sopra. Processo chiamato a stabilire innocenza o colpevolezza “ al li la di ogni ragionevole dubbio”. E ,ovviamente, al di là di ogni ragionevole congettura di esperti del ramo ,presentatori, giallisti , tuttologi pullulanti intorno a noir,gialli e misteri. E’ ovvio che sia così, ma spesso ce ne dimentichiamo .Il nostro è il paese dei processi al di fuori delle aule di giustizia. Fatte le dovute proporzione è un pò come il calcio exstrastadio nei bar. Leggi tutto…
IL SANGUE DELLE DONNE a UmbriaLibri e all’ Isola del Libro, con Marini,Comodi e Griner.
Accoltellate, strangolate,sparate ,bruciate,fatte scomparire . In trenta anni in Umbria almeno sessanta donne sono state uccise da uomini mossi dallo stesso movente: affermare fino alle estreme conseguenze il possesso e la totale disponibilità della vittima. Possesso come sentimento distorto dalla gelosia, come degenerazione psichiatrica, come strumento di arricchimento attraverso la prostituzione e il traffico della droga. C’è la ricostruzione dei casi di cronaca che più hanno colpito l’opinione pubblica nel libro<<Il sangue delle Donne>> che Alvaro Fiorucci ha pubblicato con Morlacchi editore. Dai cold case del passato , gli omicidi di Mauretta Fondaccie e di Mara Calisti, ai più recenti, quelli di Meredith Kercher, Barbara Cicioni, Maria Geusa, Sonia Marra, Barbara Corvi ed altri ancora.<<Il sangue delle donne>> riscrive queste vicende con il supporto di documenti mai pubblicati integralmente. Leggi tutto…