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Il mistero infinito del lago: con una condanna riaffora il passato
C’ èuna sentenza d’Appello che condanna per false dichiarazioni al pubblico ministero una persona informata sui fatti e convocata in Procura dal sostituto Giuliano Mignini nell’ambito dell’inchiesta sulla morte del medico Francesco Narducci. In primo grado, con il rito abbreviato, era stato completamente scagionato dal gup Paolo Micheli . Contro il proscioglimento si erano appellati sia il piemme che la parte civile Francesca Spagnoli vedova Narducci rappresentata dall’avvocato Francesco Crisi. L’appello,lo abbiamo detto, ha portato allla condanna dell’indagato a sei mesi di reclusione e al risarcimento, in separata sede, della parte civile Spagnoli. E’ la prima condanna- per altro non definitiva e appellabile in Cassazione- che arriva a 28 anni dai fatti e a 11 anni dalla riapertura delle indagini. Leggi tutto…
Mafie e droghe:lo sballo val bene un binge drinking
L’Umbria consolida il suo peculiare andamento atipico dentro i movimenti più significativi del ricco mercato della droga, sempre più sinergico con quello del commercio e dello sfruttamento prevalentemente sessuale degli esseri umani, dove convergono gli interessi delle mafie italiane e straniere: ‘ndrangheta,camorra mafia , clan nigeriani, gruppi albanesi, rumeni,est in genere che detengono risorse e capacità per sviluppare enormi profitti e accumulare risorse finanziare ingenti con le quali penetrare l’economia cosiddetta pulita. La Commissione del Consiglio Regionale dell’Umbria che si occupa di criminalità organizzata e di tossicodipendenze ha svolto una serie di audizioni per analizzare aggiornare la situazione attraverso quello che è successo negli ultimi tre anni. In sintesi: ci sono una stabilizzazione del numero di morti per droga e un incremento generico delle dipendenze e del mercato delle diverse sostanze. Leggi tutto…
<< Vite a perdere>>:femminicidio,una storia antica
La rubrica <<Vite a Perdere>> del telegiornale regionale della Rai dell’Umbria ha raccontato nella trasmissione <<Buongiorno Regione>> le storie di almeno 45 casi di femminicidio avvenuti in Umbria negli ultimi trenta anni. Storie agghiaccianti con alcuni elementi comuni e costanti. La più rilevante è che il numero gli omicidi di donne, dentro e fuori le mura domestiche, quasi sempre per una presunta gelosia, è sostanzialmente costante nel tempo. Il femminicidio non è dunque un fenomeno recente, non è un fenomeno di questi giorni come potrebbe sembrare dall’improvviso interesse manifestato dalla politica, dalla sociologia, dal giornalismo.Un altro elemento di un qualche rilievo è che, stando alle cronache, è in aumento il numero degli uomimi che dopo aver ucciso si tolgono a loro volta la vita spesso usando la stessa arma del delitto. L’ultimo caso è quello di oggi: a Foligno,Virgil Murariu, 43 anni, ha ucciso con due coltellate al collo l’ex moglie Sandita Monteaunu, connazionale di 38 anni. In fuga dopo il delitto è stato intercettato dai carabinieri sul raccordo Terni-Orte all’altezza dell’uscita per Amelia. Prima che lo prendessero si è ucciso nell’abitacolo della sua auto con la stessa arma del delitto di Foligno. Leggi tutto…
I troppo buoni affari delle mafie in grisaglia ai tempi della crisi
La presenza delle mafie italiane e straniere ora è quella dei buoni affari e delle belle facce in grisaglia che, cash, comprano,acquistano, acquisiscono, gestiscono,subentrano,affittano, rivendono, investono. In tempi di crisi, con le fabbriche che chiudono,le aziende che falliscono, gli impresari che boccheggiano per i mercati che si prosciugano e il credito che non si trova, ai buoni affari non si guarda il pedigree. Mafie invisibili in Umbria come nel resto dell’Italia . Le organizzazioni criminali in questo momento storico non occupano il territorio:<<occupano- ha spiegato il procuratore di Forlì Sergio Sottonani, fino all’altro ieri sostituto a Perugia – l’economia ,la finanza e la cultura>>. E ci sono cinque settori che rischiano di più perché più permeabili di altri. Eccoli:<< appalti-subappalti,trasporti, rifiuti videogiochi e compro oro : è in questi ambiti che la criminalità organizzata è più attiva con ingenti investimenti di denaro tornato pulito o da riclare con l’investimento che si va a fare>>.Fatti recenti: le decine di appartamenti acquistati in blocco a Ponte San Giovanni o la grande azienda forestale di Pietralunga appena consegnata ad una cooperativa dopo la confisca. Leggi tutto…
Andreotti,Pecorelli,Perugia: quando la giudiziaria cambiò pelle .
Perugia diventa uno snodo ( un nodo) nell’ingranaggio della macchina della giustizia italiana il pomeriggio del 17 dicembre 1993, quando da Roma arrivano fascicoli dell’inchiesta sull’omicidio di Mino Pecorelli un giornalista scomodo, depositario di molte confidenze, anche di stato.Arrivano a Perugia per legittima suspicione: dei pentiti acusano un potente magistrato della Capitale,Claudio Vitalone, parlamentare per la Democrazia Cristiana. I magistrati di Roma non possono indagare sui magistrati di Roma: un tir di carte viene inviato alla Procura della Repubblica di Perugia perchè vada avanti.I sostituti Fausto Cardella e Alessandro Cannevale vanno avanti e indagano. E indagano a fondo seguendo piste che promettono bene con tracciati dalle direzioni precise e non sfumabili nella nebbia. I pentiti Tommaso Buscetta (una dei capi dei capi della mafia siculo-americana) , Fabiola Moretti e Antonio Mancini (figure di un certo livello dell’agguerrita e torbida Banda della Magliana), una serie di altre evidenze investigative portano a Giulio Andreotti, Claudio Vitalone, Pippo Calò,Gaetano Badalamenti,Michelangelo La Barbera Barbera e Massimo Carminati. Leggi tutto…
Palazzo Chigi come il Broletto: la follia e le strade senza uscita
Quando la propria condizione economica,sociale,psicologica è una buona ragione per muovere all’attacco dei soggetti immaginati a tenerla bloccata in uno stato di sofferenza permanente, ecco che il desiderio di morte, quella degli altri come la tua, a volte diventa un punto d’incontro tra lucidità e patologia psichiatrica. Confonde il confine tra equilibrio e squilibrio mentale. Può darsi che non sia così.Può darsi che sia un eccesso di semplificazione. C’è comunque più di un dato di fatto che avvicina , anche se non sovrappone, la sparatoria davanti a Palazzo Chigi (28 aprile) e il duplice omicidio delle due impiegate ammazzate nel palazzo della Regione(6 marzo) al Broletto di Perugia. Lucido, è apparso lucido ai magistrati dopo la cattura immediata. Ha spiegato con lucidità il suo stato e i suoi propositi il muratore Luigi Preiti che ha preso a rivoltellate due carabinieri,Francesco Negri e Giuseppe Giangrande che è grave,mentre un nuovo governo giurava nelle mani del Presidente della Repubblica , momento di alto significato per la vita di un paese stremato, per fare il gesto eclatante che avrebbe spiegato al mondo la sua condizione di lavoratore senza lavoro e di reduce da due matrimoni falliti. L’avrebbe voluto spiegare sparando sui politici,avrebbe detto. Non a quel politico,o a quell’altro,o ad un terzo ancora. No: ai politici. Ai politici in generale. Leggi tutto…
Vescovi cronisti di nera per le omelie di Pasqua
Le omelie delle messe della Pasqua aprono , come sempre, spazi alla speranza di una resurrezione che per un potente atto di fede ci sarà. Per la prima volta però lo fanno con una costruzione in presa diretta con la cronaca quanto mai esplicita e cruda. In Umbria, terra di santi e di mistici, la cronaca nera, giudiziaria ,politica ed economica, è stato l’ordito forte e aperto delle riflessioni dei vescovi che hanno scelto di parlare dei fatti di tutti i giorni con i loro fedeli in un giorno particolare. Leggi tutto…
Il caso Narducci,la Cassazione, i fatti e le suggestioni.
Il passaggio in Cassazione dell’inchiesta bis sulla morte di Francesco Narducci (la prima in ordine di tempo è quella sull’omicidio del medico che ha avuto un altro corso e una conclusione) ha riportato a Perugia una nuova udienza preliminare che deve aver luogo per i fatti scampati alla prescrizione e che ad avviso dei giudici sono idonei per una valutazione in aula . E’ una piccola costellazione di ipotesi per reati certo minori rispetto alla madre di tutte le accuse e cioè a quella di associazione a delinquere,che prima il gup Paolo Micheli poi la Corte di Cassazione hanno frantumato ritenendola non suscettibile di sviluppi processuali, unico rigetto dei ricorsi presentati dal pubblico ministero Giuliano Mignini e dalla parte civile Francesca Spagnoli rappresentata dall’avvocato Francesco Crisi. Leggi tutto…
Assisi: pace e bene dopo la guerra delle piazze
Una sigla, due sigle insieme, per la pace, dopo una guerra mai dichiarata, mai ostentata,.Cannoneggiamenti con la sordina fra il laico municipio di Assisi e i devoti francescani del Sacro Convento. Una guerra aperta addirittura su più fronti, con interessi diversi, con armi forgiate e temprate nelle carte bollate. Pace e bene con la firma, due firme insieme, su una convenzione . Firma apposta , segnatamente e neanche a farlo apposta in una sala detta della Conciliazione. Leggi tutto…