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Caso Narducci,l’ultima parola della Corte di Cassazione
La fine giudiziaria di un’inchiesta durata sedici anni,oppure un nuovo inizio che cancella gli ultimi cinque anni e un’udienza preliminare durata due anni. Decidono questo i giudici della prima sezione penale della Corte di Cassazione che stanno affrontando il ricorso del pubblico ministero Giuliano Mignini e della parte civile Francesca Spagnoli, rappresentata dall’avvocato Francesco Crisi, contro la sentenza del giudice Paolo Micheli che il 20 aprile 2010 ha prosciolto con varie formule tutti i venti indagati per la presunta associazione a delinquere che avrebbe nascostoi collegamenti della morte di Francesco Narducci con i delitti del mostro di Firenze. Leggi tutto…
La strage del Broletto,la crisi,la burocrazia,le generalizzazioni.
Poche frasi di una delle rare note stampa che il procuratore capo Giacomo Fumu fa uscire dai suoi uffici( tutte in occasione di eventi a forte impatto sociale) hanno bloccato, il giorno dopo, la superfetazione di analisi di comodo,confusa, fuorviante dei fatti e del contesto che però un’opinione pubblica frastornata e predisposta accettava in gran parte. Spesso rilanciandola peggiorata nei parametri assunti per riferimento. Dunque Andrea Zampi ha da poco ucciso le dipendenti regionali Margherita Peccati e Daniela Crispolti e si è suicidato nella stanza accanto nello stesso quarto piano degli Uffici Regionali , che la Procura della Repubblica fa sapere, diradata la nebbia della paura, del clamore,dello sdegno e, se possibile, del dolore e dopo aver messo sentimenti, lacrime e paure nell’isolamento asettico della procedura penale, che c’è una sola indagine da fare. Leggi tutto…
Broletto:i delitti differiti di due compagne di scuola,insieme in tv.
Otto luglio 1996, un cascinale di Fratta Todina. 6 febbraio 2013, uffici regionali del Broletto, Perugia. Due giovani amiche, due compagne di scuola che hanno condiviso le cose più belle del’adolescenza , due ragazze che hanno cercato con determinazione e profitto, una loro via nella vita dei grande, muoiono- a distanza di diciassette anni- allo stesso allo stesso modo. Uccise a colpi di arma da fuoco, diventate movente nella mente di due uomini per meccanismi psicologici e psichiatrici completamente diversi. E il destino ha voluto che i due drammi tornassero ad essere storia comune lo stesso giorno in cui si compiva il secondo. Leggi tutto…
Sassari,Firenze,Perugia,Potenza: i misteri della pistola del Mostro
Una pistola finita -non si sa come- in un armadio della polizia giudiziaria di Potenza, potrebbe essere la Beretta calibro 22 che ha sparato in alcuni dei duplici omicidi del Mostro di Firenze. Un’arma a lungo cercata a Firenze e quindi a Perugia, quando furono riaperte le indagini sulla morte del medico Francesco Narducci avvenuta nel 1985.L’identità della pistola di Potenza con quella di Firenze mai trovata è ora ipotizzata in una perizia del Ris attraverso la ricostruzione di parte della matricola: una lettera<<c>> e quattro dei cinque numeri che la compongono << 3322>> . Con questa stampigliatura sarebbero stati venduti nel mondo soltanto cinque esemplari: i proprietari di quattro semiautomatiche sono noti (New York,Roma,ancora New York e Agropoli), quello della semiautomatica di Potenza è ignoto. Leggi tutto…
la crisi economica e le nuove start up criminali
La crisi economica riporta nella pratica quotidiana una serie di reati vintage e produce una trasformazione di genere nell’esercizio dell’attività di spacciatore. Il pusher incassa meno perché i clienti hanno meno soldi. Costretto dall’andamento del suo mercato a integrare il mancato guadagno affianca allo spaccio altre attività delinquenziali : scippi, furti, rapine. Diversifica,nuove start up criminali, si direbbe in economia. Leggi tutto…
La Cassazione dice no a Firenze:quel processo è da rifare.
Un punto a favore di Perugia nel conflitto ultradecennale tra I palazzi di giustizia che hanno avuto a che fare con le indagini sulla strana morte del medico Francesco Narducci per un lungo periodo collegate a quelle sui delitti del mostro di Firenze. La corte di Cassazione ha infatti giudicato inammissibile il ricorso del Procuratore Generale Adolfo Sgambaro contro la sentenza della Corte d’Appello di Firenze che ha annullato per incompetenza territoriale il processo e il giudizio di primo grado nei confronti del pubblico ministero perugino Giuliano Mignini e dell’ex dirigente della Polizia di Stato Michele Giuttari. Giuliano Mignini è il magistrato che ha coordinato le indagini sulla morte del medico perugino annegato nelle acque del lago Trasimeno nell’ottobre del 1985 . Morte archiviata come annegamento pur in assenza di un’autopsia che certificasse la causa. Michele Giuttari da vicequestore, capo della Squadra Mobile della Questura di Firenze e quindi da capo del Gides (un gruppo investigativo sui delitti seriali istituito dal Ministero degli Interni) ha lavorato sia sulla morte di Francesco Narducci (è stato ipotizzato un omicidio occultato con uno scambio di cadaveri) che sui mandanti del Mostro di Firenze. Leggi tutto…
La crisi,la camora,la ‘ndrangheta,la mafia e le lavatrici dell’Umbria
La crisi con i suoi fallimenti più o meno pilotati ma certamente in crescita , con i rapidi e talvolta inaspettati cambi di proprietà in attività agricole, silvopastorali e agrituristiche, con le troppe staffette sospette nei comparti in affanno grave come edilizia, immobiliare, industria estrattiva,abbigliamento, sale giochi,ristorazione. La crisi con la sua fame di denaro fresco da iniettare per flebo a chi è in rianimazione ma non ha ancora la morte in fondo al letto . Con la sua sete di investimenti che una volta scendevano da rubinetti che pur di complessa apertura , una volta più che garantiti, si aprivano, parzialmente va da se. Rubinetti che ora son chiusi e perdono gocce sparse quando oliati con la materia giusta. Leggi tutto…
Caso Narducci: 21 marzo fine corsa in Cassazione
Il 21 marzo 2013 il convoglio giudiziario sul quale da ventotto anni viaggiano certezze e dubbi sulla morte di Francesco Narducci arriva alla fine della corsa. Non c’è ,quel giorno, l’opzione dell’andare avanti. Il viaggio finisce per sempre oppure il convoglio torna indietro per ripartire da una nuova udienza preliminare.E in questo ultimo caso eventuale la direzione sarà un’altra e l’approdo incerto e suscettibile di una lunga attesa. Leggi tutto…
<<48 small>>:i tempi lunghi di un giallo infinito
La giustizia italiana sembra periodicamente orientarsi verso i tempi lunghi quando al contrario c’è da stringere per pronunciare parole definitive sulle inchieste che hanno riguardato o riguardano i presunti misteri della morte di Francesco Narducci raccontati e analizzati nel libro di Alvaro Fiorucci <<48 small- il dottore di Perugia e il mostro di Firenze>> (Morlacchi Editore). Qui non si vuole e neppure si può dire che a suggestioni si aggiungono suggestioni. Si intende semplicemente parlare di alcune circostanze che con il passare del tempo ( i tempi lunghi, appunto) sono diventati dei dati di fatto. Sui quali è lecito riflettere. Quanto meno per avere un ragguaglio sul funzionamento dei meccanismi che portano a un giudizio che chiude storie e capitoli. Leggi tutto…