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Le donne, le rapine, gli omicidi e le indagini tradizionali.
Ci sono così tante circostanze simili nella genesi, svolgimento ed epilogo delle diverse rapine che hanno sconvolto l’Umbria nei primi mesi del 2012 ,da costituire ,quantomeno, una curiosità cronachistica. O, forse, una notizia nella notizia perchè segno dei tempi e specchio delle trasformazioni delle forme criminali. Sono, per avviare una sintesi delle similitudini, le comuni scelte di donne che non hanno retto quando il gioco è diventato violenza bestiale e morte gratuita a rendere omogeneo il finale . Sono, infatti, le donne dei rumeni che captano i discorsi dei loro connazionali, un po’ amici e un po’ fidanzati, ai giardini pubblici di Ponte San Giovanni a dare sostanza all’impianto investigativo dei carabinieri alla caccia della banda che ha assaltato la sera del 2 marzo la casa di Bruno Rosi a Ramazzano, periferia una volta contadina di Perugia. I tre del blitz perdono la testa perché non trovano il bottino che s’aspettavano : picchiano e ammazzano con la pistola Luca Rosi, il bancario trentottenne che era andato dal padre a cena con la fidanzata. L’ammazzano come un cane solo perché, legato mani e piedi, cerca di difendere la ragazza che i rumeni vogliono portare via per coprirsi la fuga o chissà perché. Alla fine però, grazie anche a loro ci sono tre persone da ammanettare. E’ ancora una donna, questa volta degli albanesi , che mette a posto i conti del lavoro dei poliziotti che per tre mesi battono piste senza tracce e devono dare un nome e un volto a chi ha soffocato l’anziana Maria Raffaelli e ha torturato a martellate fino ad ammazzarlo il figlio Sergio Scoscia che non vuol dire ai malviventi dove tiene l’oro che lui lavora ancora per chi gli era rimasto cliente dopo aver smesso l’attività di orafo. Leggi tutto…
Piccole storie nere:Meredith,le indagini scientifiche e gli altri primati.
La sentenza definitiva corre sui binari della Corte di Cassazione e per l’arrivo all’ultima stazione c’è da aspettare almeno dicembre. Eppure il caso era apparso risolto con poche e rapide mosse investigative : manette per l’americana Amanda Knox, per il pugliese Raffaele Sollecito e per il congolese Patrik Lumumba. Tre persone per ammazzare la studentessa americana Meredith Kercher la notte del primo novembre 2007: droga, sesso di gruppo,violenza e poi un coltello che entra nel collo della vittima che quelle cose non voleva farle. C’è qualcosa che non torna. Patrik Lumumba non c’entra ed è fortunato a rintracciare un professore che frequenta il suo pub ed è in grado di scagionalo. C’entra invece Rudy Guedè ivoriano che compare per caso ed invece è la svolta. Lo catturano in Germania. Sono mesi di indagini alla caccia dell’arma del delitto, delle tracce degli indagati sulla scena del crimine, del movente .Mesi di lavoro sotto i riflettori delle televisioni e sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Sono investigazioni con la più lunga e più diffusa copertura mediatica. Perugia diventa l’omicidio;l’omicidio diventa Perugia. Leggi tutto…
Le casse dello Stato e il cash della Guardia di Finanza
Una volta, un milione (di euro). Un’altra, cinque milioni (di euro). Un’altra due milioni e mezzo (di euro). Un’altra volta ancora, tre milioni (di euro). E via così, giorno dopo giorno senza ormai saltarne uno per un fatturato che terrebbe in piedi almeno un paio di multinazionali. E’ via così, giorno dopo giorno, un evasore fiscale dopo l’altro beccato con le mani nella marmellata di soldi che non sono suoi. E via, scoperti e bastonati, secondo quello che il codice prevede Pagate il maltolto. Maltolto che diventa stampella di uno Stato con le casse vuote . Maltolto che è cash come non se ne vedeva da anni. Leggi tutto…
Piccole storie nere: le tre morti del professor Narducci
E’ una morte radiografata tre volte e per farlo ci sono voluti ventotto anni. Tre giudici l’hanno letta in tre maniere diverse e ancora oggi non c’è la lettura definitiva.La morte di Francesco Narducci- avvenuta l’otto ottobre 1985- è stata subito archiviata dal pubblico ministero Federico Centrone come un annegamento accidentale nel lago Trasimeno: una disgrazia evidente senza bisogno di autopsia.La seconda archiviazione arriva nel 2009- dopo che la procura della repubblica di Perugia ha riaperto le indagini da otto anni ipotizzando un collegamento tra la fine del giovane medico perugino e i delitti del mostro di Firenze. Leggi tutto…
L’annuario economico e l’umbritudine che non c’è
Se l’Umbria avesse un Dna invece di grumi di acido nucleico dispersi con casualità impertinente sulla sua geografia dalle tante monadi con differenti usi, costumi e caratteri , forse si potrebbe esprimere una qualche forma di orgoglio umbro. Al massimo,invece, da queste parti , si prende atto, si è contenti, ci si rallegra,si esprimono soddisfazione e congratulazioni. L’orgoglio è un sentimento che può appartenere, eventualmente, a chi riceve il plauso del nostro compiacimento. Ovvero:certi successi, Angelantoni come Novamont, Pierangelo Falini come Angelo Vescovi, Terni-Ena come Umbria Cuscinetti, Novelli come Spagnoli e via sgranando il rosario delle eccellenze ( ora si definiscono così), sono successi di coloro che li hanno pensati e realizzati. Leggi tutto…
Piccole storie nere: Satana ritorna dopo 13 anni.
Satana,il grande celebrante ,la sacerdotessa, gli animali sgozzati,gli accoppiamenti tra incappucciati, stupri di gruppo, neonati trattati come feticci. Riti per avere fortuna nella vita, fluidi per annullare i nemici, invocazioni del maligno con messe nere fatte di croci rovesciate , ostie profanate, canti blasfemi. E’ il mondo che riemerge dai traumi che avrebbe subito nel 1990 una bambina di sei anni portata dal padre alle adunanze della setta che per comodità logistiche si sarebbero tenute sulle colline di Foligno che pare abbiano ripetute frequentazioni di questo tipo.La bambina è una ragazza di 19 anni quando crede di ricordare tutto questo e a tutto questo attribuisce la sua difficile infanzia, le sue paure, le tanti difficoltà che gli impediscono di condurre una vita normale e senza fantasmi. Leggi tutto…
Buongiorno Regione : dare la sveglia all’Umbria
Più di cinquecento opportunità di lavoro indicate con i collegamenti settimanali dalla Provincia di Perugia, un ufficio di consulenza e di consigli utili aperto virtualmente dai patronati in diretta per 38 volte, 45 casi di “pronto intervento” giornalistico su segnalazioni di cittadini, 120 titoli di libri di autori umbri presentati in sinergia con l’associazione degli editori ,50 ricette per gastronomia tipica e di qualità consigliate con la collaborazione dell’Unione Cuochi dell’Umbria, la rivisitazione di 60 tra i più importanti casi giudiziari degli ultimi trenta anni, 2 edizioni di telegiornale in trenta minuti. Leggi tutto…
Premiata la Scuola di Giornalismo di Ponte Felcino per i 20 anni di attività
(Cittadino e Provincia – Perugia, 23 maggio 2012) – 1992-2012: la Scuola di Giornalismo di Perugia compie 20 anni e per festeggiare l’attività di alta formazione dell’Istituto la Provincia di Perugia ha organizzato per stamani alla Sala “U. Pagliacci” una cerimonia di premiazione. Ad aver ricevuto la pergamena di riconoscimento da parte del Presidente dell’Ente di Piazza Italia Marco Vinicio Guasticchi: Innocenzo Cruciani, Presidente della Scuola, i coordinatori didattici Nunzio Bassi e Dario Biocca, ed il Capo redattore di Rai TGR Umbria Alvaro Fiorucci, mentre il Direttore Antonio Socci non è potuto essere presente. Leggi tutto…
Piccole storie nere:il mistero dell’arpione omicida
L’arpione entra dall’occhio destro e si ferma nel cervello. Lo sbuffo dell’aria compressa che aziona il fucile delle tecnisub, modello conquist booster, non si è ancora disperso che la morte arriva prima del dolore.Sono le due, forse le tre del 13 febbraio 1995. Mario Impastato è un pasticcere di Civitavecchia, ha 25 anni, e muore così in una piazzola di sosta del raccordo Terni Orte. E’ un suicidio dicono gli investigatori della polizia. Non ne aveva motivo replicano i familiari : tutto a posto con la fidanzata con la quale era stato fino alle 20,30;tutto a posto con i genitori che l’hanno visto uscire di casa alle 23 per andare in discoteca a Civitacastellana dove s’è fermato per pochi minuti. Tutto a posto, nessun problema economico anche perché la pasticceria degli Impastato nel centro storico di Civitavecchia è un’azienda ben impiantata. Leggi tutto…