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18 Maggio, venerdì, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere:la bambina scossa,un ergastolo e quindici anni.

Le ho tolto le scarpe ma non l’ho spogliata. Con la sinistra l’ho presa per i capelli e l’ho sollevata dal tappeto. Con la destra l’ho colpita due o tre volte  sulla pancia. Poi l’ho lasciata cadere. Era meno di un metro, ha battuto la nuca.Giorgio Giorni,ragazzone di 33 anni, una buona famiglia di imprenditori edili a San Sepolcro, racconta in tutti i particolari come ha ammazzato Maria Geusa, due anni e sette mesi, figlia di un suo operaio partito da Manduria e arrivato nell’Alta Valle del Tevere a cercare fortuna. L’ha ammazzata la mattina del 5 aprile 2004 quando è cominciata l’agonia di nemmeno ventiquattro ore, nello scannatoio di via Maria Angeloni a Città di Castello affittato per far sesso con chi ci stava. Leggi tutto…

14 Maggio, lunedì, 2012 Categoria: Cronache

Perugia,la droga,l’accoltellato e il flash mob della paura

L’accoltellamento di piazza Danti,un pusher tunisino sbudellato da un fornitore albanese per via di  un debito di droga non saldato è, tecnicamente,un fatto di rilevanza penale uguale o inferiore ai cinque precedenti più prossimi. Dei quali però si è detto  di sfuggita  per via dell’abitudine. E non è una fregnaccia asettica asserire l’incomparabilità con il morto ammazzato fresco di pochi mesi, giù un paio di chilometri, al bar della Pallotta. L’accoltellamento di piazza Danti ha, nonostante questo dato di fatto, un impatto pesante (sproporzionato?) sulla percezione della (in)sicurezza da parte dei cittadini e sulla percezione della impunibilità che quindici minuti di sbando totale hanno  dato a chi quello sbando violento ha guidato e dominato da momentaneo padrone dei luoghi e delle persone. Leggi tutto…

13 Maggio, domenica, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: pentiti veri e farlocchi

Le attività comuni  e l’ora d’aria per socializzate le esperienze professionali di uomini della mafia, della camorra e della sacra corona unita. Le celle e le notti insonni  per mettere a punto il progetto. Poi settimana dopo settima l’attuazione del piano per riavere una verginità spedibile, da persone pulite come nuove.La verginità di imprenditori seri e con il bollo di Stato che avrebbe aperto porte e conquistato nuova fiducia  fiducia e nuovi affari.  Erano stati criminali,ma si erano pentiti. Ora mostrano la  rispettabile patente  di collaboratori di giustizia. Insomma gente diventata  seria, uscita rischiando la vita da un duro travaglio interiore.Tutto falso, tutta apparenza. Leggi tutto…

5 Maggio, sabato, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: l’omicidio della bambina mai nata

L’avrebbero chiamata Elena se non fosse morta nel grembo dove stava da otto mesi. Elena è una bambina mai nata, perché la sua vita è finita con quella della mamma massacrata di botte ,una notte che annunciava l’estate del  2007, quella tra il 24 e il 25 maggio. E’ roba da marocchini, quelli  che lavorano nei campi. Sono stati gli albanesi che spacciano tra Perugia e Marsciano. Sono stati i romeni che sfruttano le ragazze dell’est, beccati a far furti a catena tra Compignano e Cerqueto.Difficile che a fare la rapina siano stati dei balordi italiani. Però certo è che anche la criminalità nostrana è sempre più violenta. Leggi tutto…

25 Aprile, mercoledì, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere:ammazzare e ridere di gusto

Sparano e ridono. Colpiscono ed esultano, E’ un tiro al bersaglio. Sono in fuga,ma si sentono al luna park. Hanno due pistole e un mitra. Sparano e due colpi calibro nove fanno esplodere la testa di Luca Benincasa,28 anni, agente scelto della polizia stradale. Sparano e quattro colpi entrano nell’addome dell’ispettore Lamberto Crescentini,55 anni.Luca Benincasa muore. Lamberto Crescentini sopravvive. Leggi tutto…

18 Aprile, mercoledì, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: l’omicidio del nastro isolante

Qualche giorno prima la soffiata di un basista: ci sono i soldi della pensione;ci sono i soldi messi da parte per i campi e il bestiame.La notte la notte del 23 settembre  2004 tre banditi  fanno saltare una serratura, aprono una il portone di una casa colonica. Hanno tutto il tempo che vogliono perche intorno  ci sono solo il buio e la campagna. Luigi Masciolini 85 anni , e la moglie,Maria Ragni 75 anni diventano ostaggi  mentre dormono.  Leggi tutto…

17 Aprile, martedì, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere:la gita dei 18 morti

Don Italo Mattia è il parroco di Santa Maria della Stella.Lo conoscono tutti perché è un buon prete,e perché , organizzatore nato, è  un animatore che sa farsi voler bene per il suo attivismo, si tratti di gruppi di preghiera o di comitive che insieme partono in gita per la montagna come avviene da una ventina d’anni. Il pomeriggio del sei luglio 1993 ha portato tre pullman di fedeli all’albergo Greif in Valbadia . Leggi tutto…

8 Aprile, domenica, 2012 Categoria: Senza categoria

Madre e figlio morti ammazzati e il mantra di Cenerente

E’ da venerdì che la risonanza di un mantra innocente e immondo fa da controcanto al biascicare di una giaculatoria stupefatta e impaurita. Il mantra di Cenerente dice: <<che non sia come Ramazzano>>. Un dire osceno e bugiardo, fino a prova contraria. Ma necessario: viviamo tempi in cui circoscrivere arriva a significare esorcizzare. Esorcizzare per  sconfiggere il nemico. Subito, anche quando il nemico non si sa chi sia. Subito perché bisogna chetare la paura. Il mantra dice così perché è nella celebrazione di  un rito collettivo che vuol salvare  la comunità  dal rischio di una Ramazzano senza requie e senza confini. Il mantra dice così e fa una classifica delle dimensioni delle tragedie e dei gradi del dolore egoistica e dunque inaccettabile. Il mantra dice << che non sia Ramazzano>> perché vorrebbe evocare  una storia diversa e  breve. Una storia semplice, chiusa in se stessa, dalla quale, comunque, la comunità più grande,quella oltre quei pochi acri di terreno che hanno fatto da piattaforma alle telecamere, abbia nulla da temere. La possa dunque sentire di altri. Confinata in altri.Con un suo inizio e una sua fine.  E fine vuol dire senza possibilità di replica per un pubblico indiscriminato al quale potrebbe  toccare di assistere e subire lo stesso spettacolo di sangue e di violenza senza aver comprato il biglietto per quel teatro. Leggi tutto…

4 Aprile, mercoledì, 2012 Categoria: Cronache

Piccole storie nere: il poliziotto che fermò le nuove Brigate Rosse

Emanuele Petri ha dei dubbi. I documenti di due passeggeri non lo convincono . Dalla  centrale operativa della Polizia Ferroviaria stanno per dare il via libera. Negativo. Controllo  finito. I due dello scompartimento quattro l’avrebbero fatta franca  con le loro tranquille false identità- signor Domenico Marozzi e signora Rita Bizzarri- se Emanuele Petri non avesse chiesto  di approfondire e se non si fossero sentiti in trappola  in quel vagone poco affollato,fermo alla stazione di Terentola,il 2 marzo 2003 alle 8,40, con tre poliziotti saliti a bordo per fare il loro mestiere.Domenico Marozzi e Rita Bizzarri hanno paura di essere scoperti perché fanno parte del gruppo di fuoco delle nuove Brigate Rosse. Leggi tutto…