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<<48 small>>:il medico di Perugia e il Mostro di Firenze
Dopo un anno abbondante ,questione di giorni, dicono. Questione di giorni per conoscere le motivazioni con le quale l’allora giudice delle indagini preliminari Paolo Micheli ha fatto precipitare in un nulla di fatto,con un generale << non luogo a procedere >> ripetuto per una ventina di indagati ,tutte le accuse portate in aula dal pubblico ministero Giuliano Mignini.Con formule differenziate tra <<perché il fatto non sussiste >> e <<per non aver commesso il fatto>> ,cioè con formule che senza incertezze bocciano con il timbro dell’inconsistenza,almeno allo stato delle conoscenze , sei anni buoni di lavoro investigativo sui rapporti presunti tra la morte del medico perugino Francesco Narducci e i delitti del Mostro di Firenze.Meglio: su una delle due questioni centrali della vicenda che ha avuto inizio l’otto ottobre 1985 e che deve essere ancora conchiusa nel suo lungo iter giudiziario. Leggi tutto…
Meredith Kercher: le indagini zoppe e il dna
Sembra(è)decisiva la valutazione della prova scientifica (dna) per stabilire se Amanda Knox e Raffaele Sollecito, condannati a 26 e a 25 anni di carcere, devono scontare anni di reclusione da colpevoli dell’omicidio di Meredith Kercher o devono essere, dopo quattro anni, tornare liberi da innocenti. Sembra(è)decisiva questa prova perche l’inchiesta sul delitto non ha altri punti di pacifico ancoraggio:non le contrastate testimonianze, non i discutibili elementi circostanziali, non il contenuto delle non univoche intercettazioni telefoniche e ambientali. Leggi tutto…
Intercettazioni e media:dove si nasconde lo scandalo
Ci risiamo. Puntualmente. Le procure intercettano voci dal brodo di coltura dove si piegano gli interessi collettivi agli interessi personali e dove si altera (si prova ad alterare)il gioco democratico delle istituzioni. Le trascrizioni degli ascolti, ad un certo punto, come previsto dai codici, diventano atti pubblici. Giornali e tv (alcuni) pubblicano questi atti pubblici per darne conto ai cittadini. I cittadini si informano e acquisiscono elementi di valutazione dello strano mondo che gira intorno a loro. Altrimenti, senza questo tramite, di quelle voci che, direttamente o indirettamente,interagiscono con la loro esistenza perché sono voci inerenti la gestione del potere( economico, finanziario, giudiziario, culturale, mediatico), non conoscerebbero l’esistenza. Non ne avrebbero nemmeno una eco addomesticata. Leggi tutto…
mafie:l’avanguardia degli insospettabili
L’insospettabile-in genere- è un distinto professionista,con buone disponibilità economiche,una o più aziende di copertura,referenze che fissano appuntamenti nelle agende giuste e aprono le porte che servono. E’ un abito che un geometra di Castel Volturno avrebbe vestito per anni, anche nelle sue puntate in Umbria, fino alla recente condanna a due anni e otto mesi per essere stato l’insospettabile consulente e accaparratore di appalti per la famiglia Bidognetti, clan camorristico di spicco tra i casalesi. Leggi tutto…
L’Umbria nel rapporto ecomafie di Legambiente
L’Umbria migliora- secondo i parametri che Legambiente utilizza per definire il rapporto tra malaffare e ciclo dei rifiuti. Dal sedicesimo posto, scende al diciassettesimo , con 96 reati accertati,97 denunce e 26 sequestri.Invariata la questione delle contaminazioni della criminalità organizzata, con la camorra che compare in molte delle inchieste prese in esame. E un dato preoccupante in più lo segnalano gli inquirenti: parti consistenti delle 61,000 tonnellate di rifiuti speciali pericolosi prodotte non sempre sono rintracciabili a causa le autocertificazioni a volte non redatte. Leggi tutto…
I futili motivi della criminalità organizzata
Futili motivi? Tutto lascia supporre un’altra storia. L’operazione condotta dai killer di Foligno,intorno alle 22 del 23 maggio 2011, sembra più che altro ricondurre a narrazioni di tipo diverso scritte con i caratteri della criminalità organizzata. Oltre l’intimidazione classica, una missione punitiva ed esemplare da concludere definitivamente.I bersagli , due italiani di etnia rom, individuati eventualmente con i criteri dello sgarro,della concorrenza, dei patti non rispettati. Che la spedizione agisse sotto l’ordine della morte deciso a tavolino si può leggere nella modalità operative: i colpi sparati, le armi usate,l’inseguimento,la determinazione. Leggi tutto…
Umbriacoldcase:omicidio Calisti (1993)
La notte del 15 luglio 1993 a Todi c’è un cadavere all’interno di una palazzina e nello stesso appartamento di via Cortesi c’è un uomo che piange la figlia che gli è morta tra le braccia. Qualcuno ha ucciso con una coltellata al petto Mara Calisti, 38 anni,liceo scientifico,giurisprudenza interrotta , lavoro precario, politica, volontariato, escursionismo.Il profilo piatto di una giovane per bene. Il padre Mario Calisti se l’è vista arrivare ferita in camera da letto alle tre. Leggi tutto…
Piccola storia criminale di Betty e Lucy
C’erano anche Betty e Lucy tra le cinquanta persone arrestate una mattina di gennaio di sette anni fa per traffico internazionale di droga-60 chili di cocaina- traffico di esseri umani e sfruttamento della prostituzione. Erano parti di un meccanismo più grande di loro:eseguivano ordini che partivano da un cartello di narcos colombiani e arrivavano ai piccoli spacciatori , alla ragazze chiuse nei piccoli appartamenti con le tende tirate di Perugia. Leggi tutto…
Quando le armi passano per l’Umbria e diventano palazzi
Il percorso delle armi –una partita di 500.000 mitragliatori e 10 milioni di munizioni per 64 milioni di dollari- prevedeva partenza da Russia e Cina e arrivo in Libia. Il percorso dei soldi,molto più breve,ha visto invece lo stoccaggio in alcune società di comodo Maltesi.Scatole vuote,ma scatole utili per travasi da un conto corrente all’altro. La destinazione infatti era almeno un conto corrente riconducibile a uno dei quattro italiani arrestati dai carabinieri di Terni nell’ottobre del 2003. Leggi tutto…