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La culla delle baby gang in una ricerca dell’Università di Perugia
Non è facile capire i moventi che spingono i ragazzini in libera uscita a diventare baby gang, che fanno dei minori dei criminali precoci, che indistintamente spostano la violenza dai telefonini ai vicoli delle loro città o viceversa. Sono risse, agguati, ferimenti , corse all’ospedale. Fenomeni preoccupanti, grafici in crescita, azioni di contrasto che spesso mancano l’obiettivo. I futili motivi che nei verbali delle forze di polizia sembrano conchiudere ogni spiegazione, il più delle volte restano in quella indeterminatezza incapace di spiegare il tutto. “Situazione inquietante”, ha tagliato corto il procuratore generale Sergio Sottani un anno fa all’inaugurazione dell’anno giudiziario riferendosi anche al consumo di droghe e bevande alcoliche. Sabina Curti, Silvia Fornari ed Elisa Moroni dell’Università di Perugia sono andate sul campo a vedere da vicino, con gli strumenti della sociologia, come fare prevenzione su 14.386 minori, 1600 della scuola della scuola dell’infanzia, 4021 della primaria e 3157 della secondaria di primo grado. Leggi tutto…
Mini gang laboratorio per bande criminali ancora più pericolose
Per farci un’idea, dare una letta ai numeri del consuntivo di fine anno della polizia di Stato è senz’altro utile anche se non esaustivo. Per cominciare: nel 2022 ci sono stati 309 omicidi, 122 le vittime donne, 100 uccise in ambito familiare o affettivo: di queste, 59 sono state ammazzate del partner o dall’ ex partner. L’aumento per le due voci è del 3%. In calo, invece, per i delitti commessi in ambito familiare o affettivo, che da 146 scendono a 137 (-6%). Flettono anche il numero degli omicidi commessi dal partner o ex partner, da 77 a 65 (-16%), e delle vittime femminili, da 69 a 59 (-14%).Aumentano del 20% circa i furti e le rapine crescono del 18,2%: costituisce +20,7% per quelle commesse nella pubblica via. Il report precisa che il dato sui furti è inferiore a quello del periodo prepandemia: era di 887.905 nei primi dieci mesi del 2019, di 782.391 nello stesso periodo del 2022 (653.889 nei primi dieci mesi del 2021). La polizia contabilizza un aumento del 16% delle violenze sessuali in Italia. Diminuiscono invece del 10,3% gli atti persecutori o stalking e c’è anche un calo del 3,9% dei maltrattamenti in famiglia. Uno spiraglio aperto dal codice rosso? Il dopo look down registra un dato particolarmente preoccupante: i minori che delinquono, le baby gang, la violenza , spesso brutale, dell’agire dei singoli e delle loro bande. Leggi tutto…
La pistola fantasma e i bossoli di Perugia
È a Perugia dal 1974 la prova che il mostro di Firenze ha ucciso più volte utilizzando sempre la stessa Beretta calibro 22, Long Rifle, modello 70. Convinzione non condivisa da tutti gli investigatori e non concordi tutti i tecnici che se ne sono occupati, ma che ancora tiene comunque banco nonostante il trascorrere del tempo, più di mezzo secolo. La prova è allegata al fascicolo del processo a carico di Stefano Mele, condannato dalla Corte d’Appello umbra, dopo un rinvio dalla Cassazione, per aver assassinato la moglie e l’uomo di una sua relazione segreta, a Castelletti di Signa nel 1968 : seminfermità mentale, quattordici anni. Un fatto di sangue che per un lungo periodo è stato ritenuto il primo della serie e , di conseguenza, viatico per la cosiddetta pista sarda alla quale un giudice, Mario Rotella, metterà fine il 13 dicembre 1989, quando sono trascorsi quattro anni dall’ultimo duplice omicidio che in tutto sono stati contati fino a otto. Leggi tutto…
Il terrorista del Reichsburger e quelli prima di lui
Un ex ufficiale dei reparti speciali dell’esercito tedesco, un sessantaquattrenne è stato arrestato in un albergo di Perugia sospettato di far parte della rete Reichsburger , 20.000 aderenti e un obiettivo : un nuovo Reich al posto della democrazia. L’uomo -arrivato in Italia da un non meglio specificato paese dei Balcani- è finito in carcere contemporaneamente ad altri 25 militanti dell’organizzazione neonazista bloccati dalla polizia in Germania con la stessa accusa di aver progettato un attacco armato al Parlamento per sovvertire, appunto, l’ordinamento democratico. Non è il primo caso di esponenti di primo piano del terrorismo – nelle sue diverse coniugazioni internazionali- che hanno visto il miraggio fluttuante di un rifugio sicuro in una piccola regione sostanzialmente tranquilla. Miraggio perché Un miraggio perché non sempre a tutti è andata bene. Leggi tutto…
Femminicidi, codice rosso e i modelli culturali che non cambiano
Sono stati 221 omicidi commessi nei primi nove mesi di quest’anno (lo stesso numero del 2021). 82 hanno avuto vittime femminili, contro le 90 dello scorso anno (- 9% ). Una donna uccisa ogni 72 ore, secondo una stima della Cgil. Con il numero delle vittime che è salito a 102 nelle ultime settimane. In ambito familiare-affettivo se ne sono registrati 97, dei quali 71 con vittime femminili; di queste, 42 hanno trovato la morte per mano del partner o dell’ex. Sono alcuni dati del report interforze curato dalla Direzione centrale della polizia criminale del Dipartimento della Pubblica sicurezza e citato dall’ANSA. E, redatto prima della ultima ondata di uccisioni. Leggi tutto…
Sonia Marra, 2006-2022: sedici anni di buio
di Mario Mariano
Sedici anni di buio, sedici anni di attesa. Le ricorrenze hanno sempre un alone di tristezza, in questa storia anche un forte senso di impotenza, perché sembra che con il passare degli anni, l’attenzione generale sulla scomparsa di Sonia Marra si sia abbassata.
A provare a riaccendere non tanto i riflettori, quanto la luce di una lampadina, il libro di Alvaro Fiorucci, l’Uomo nero , al quale si è subito aggrappata Anna Marra la sorella di 47 anni, che dal giorno della scomparsa di Sonia si è trasferita a Perugia. Leggi tutto…
Un duplice omicidio in archivio: vestiva troppo all’occidentale.
Fatima Abdelali ha 32 anni, viene dal Marocco e non crede che vestirsi e affrontare la vita alla maniera delle sue coetanee occidentali, sia una colpa o un peccato. Si sbaglia: c’è chi considera un certo abbigliamento piuttosto che un altro peggio che disdicevole, che vede nelle uscite con le amiche, e magari nelle brevi soste al bar, un affronto da punire a schiaffi e pugni, che avverte in quel minimo di libertà che lei reclama il tentativo di sottrarsi al suo potere di controllo che non può che essere totale. Premesse per un femminicidio. Leggi tutto…
La mafia, il terrorismo e l’amore per l’arte
Tra Roberto Da Silva, che è una falsa identità, e Foligno, che è la base della sua attività di copertura, si crea un arco voltaico che brucia storie di terrorismo, di stragi, di servizi segreti e di mafia nella persona di Francesco Messina Denaro, padre di Matteo l’ultimo dei capi corleonesi , un fantasma da trenta anni. Roberto Da Silva è il falso nome di Paolo Bellini, Avanguardia Nazionale, ergastolo in primo grado per la strage di Bologna. Per ritrovare il filo rosso che potrebbe legare tanti fatti , terribili e apparentemente disuguali, bisogno fare un rewind alla fine degli anni ’70 quando il neofascista ha poco più di 20 anni e, preso alloggio a Foligno, dice di essere brasiliano, di chiamarsi appunto Roberto da Silva e di commerciare in antichità varie. Leggi tutto…
Il crimine cinese alimentato da massaggi e prostituzione
Manette per otto, domiciliari per altri, in tutto 22 misure cautelari e poi sigilli a 11 centri di bellezza e 4 appartamenti e via conti correnti e macchine di lusso. Sono i numeri di una operazione avviata dai carabinieri si Assisi e coordinata dalla Procura della Repubblica di Perugia che ha colpito gli arricchimenti facili di una organizzazione criminale cinese (mafia ?) che attraverso un’attività di copertura (sale per massaggi) faceva prostituire negli stessi locali le operatrici ( reclutate con gli stessi sistemi vhe nell’ultimo trentennio ha fatto la fortuna di altre mafie come quelle albanese e nigeriana ) negli stessi locali , ragazze immigrate clandestinamente ,con permessi di soggiorno taroccati , riciclaggio dei guadagni, prestanome italiani per affitti e licenze, almeno 350.000 euro al mese da riciclare in attività pulite. Schema classico di penetrazione nei sistemi economici e finanziari, come Cosa Nostra, Camorra e soprattutto , al presente, ‘ndrangheta. Leggi tutto…