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I talk show dopo venti anni scoprono Chi l’ha visto ?
Alla buonora. Alla buonora si sono accorti, quelli dei salotti televisivi più blasonati, che dentro il corpaccione della Rai ci sono professionalità e specializzazioni, che hanno esperienza e cognizione di causa, che non parlano per impressioni, cultura generale o per conoscenza indiretta se per non sentito dire. Se ne sono accorti dopo aver cercato altrove, nei giornali,nei periodici, nelle agenzie,tra gli scrittori,tra gli esperti di tutto,tra gli esperti di settore, perfino nel mondo dello spettacolo che chissà come c’entra, montando spesso dei cast di anime belle e telegeniche. In tante situazioni buone più per tenere alto l’ascolto, che per dare informazioni le più vicine alla concretezza possibile in quel dato momento storico. Se ne sono accorti e hanno capito che avevano a portata di mano facce e competenze diverse da quelle dei soliti noti, quelli che imperversano da almeno un ventennio con la loro scienza e con sguardo ormai avvezzo a fronteggaire per il verso giusto una telecamera. E la scoperta ha prodotto una sinergia inededita (quantomeno poco praticata) tra generi: l’intrattenimento si aliment a di televisione di servizio. Che vuol dire ? Bisogna aspettare. Potrebbe venirne fuori un miglioramento in generale della televisione delle parole se questa sinergia si ripeterà in altre situazioni di pubblica utilità.Meglio:di maggiore pubblica utilità.Vedremo. Leggi tutto…
La Direzione Nazionale Antimafia fotografa l’Umbria
La ‘nadregheta- considerata la più forte e ramificata delle organizzazioni criminali che operano in Italia- ha anche in Umbria strutture e insediamenti stabili. Lo afferma il rapporto annuale della Direzione Nazionale Antimafia che fotografa la situazione analizzando inchieste e indagini concluse o ancora in corso. E’ comunque la mafia di origine albanese ad avere ancora il controllo del ricco mercato della cocaina:la fetta che produce maggiori profitti illeciti da riciclare nell’economia locale o all’estero. Leggi tutto…
Umbriacoldcase:omicidio Cardinali (1996)
La mattina presto del 19 novembre 1996, c’è una vecchia Fiat Tempra nel garage di un’abitazione di campagna tra Ramazzano e Pierantonio,alla periferia di Perugia . E’ carica di farina,olio,vino e formaggi, un tacchino. E’ il bottino che i ladri stanno per portare via. Non si sono accorti che l’auto e rotta e perdono tempo.I ladri perdono tempo è vengono scoperti . Fuasto Cardinali ha 45 ani e fa il camionista. Sta per andare al lavoro , sente dei rumori. Scende nel garage.Un colpo di fucile da caccia, calibro sedici,sparato da un paio di metri gli devasta la gola e il torace. Leggi tutto…
Morto annegato il pescatore che ritrovò Francesco Narducci
Ugo Baiocco 74 anni,un pescatore in pensione,è morto a seguito di una caduta accidentale in acquaal largo di Sant’Arcangelo di Magione sul lago Trasimeno. L’uomo è stato visto allontanarsi con la sua barca a motore nella tarda mattinata mentre sulla zona imperversava un forte vento.Dal molo alcune persone lo avrebbero sentito chiedere aiuto e hanno dato l’allarme. Forse una raffica ha rovesciato il natante facendo cadere in acqua il pescatore. Il corpo è stato recuperato dopo quattro ore di ricerche.Ugo Baiocco il 13 ottobre 1985 aveva individuato il cadavere di Francesco Narducci,scomparso,nelle acque del Trasimeno cinque giorni prima. Leggi tutto…
L’Umbria piace alla mafia multietinica
La ‘ndrangheta lavora sul doppio binario del riciclaggio di capitali sporchi e del controllo di fette del mercato della droga spartito e del traffico degli esseri umani o condiviso con le mafie est-europee e nord africane. La camorra , meno forte di un tempo,trova spazi nel commercio, nell’edilizia, nell’immobiliare evitando di andare in rotta di collisione con la ‘ndragheta che spadroneggia negli stessi comparti. Stringono patti se il business e comune e se ce n’è per tutti. La mafia di tradizione siciliana controlla e investe gli ingenti flussi di denaro di cui dispone dirottandoli sull’Umbria già coperti dal vestito della rispettabilità. Si fa avanti la criminalità organizzata cinese che oltre a creare insediamenti propri punta al controllo delle attività economiche impiantate da tanti connazionali onesti arrivati da tempo a svolgere un prezioso ruolo di piccoli imprenditori seppur molto chiusi nel loro particolarismo. Leggi tutto…
Umbriacoldcase:bombe contro San Francesco (1985)
Lamberto Sposini,conduce il Tgr dell’Umbria. Questa è la notizia d’apertura:Stamane, poco dopo le tre un ordigno a tempo è esploso dentro la basilica di santa maria degli angeli.” Sono le tre dell’ 11 dicembre 1985 un ordigno esplode nella Porziuncola di Santa Maria degli Angeli, la basilica è deserta, se ci fossero state delle persone, lo scoppio le avrebbe investite in pieno. Vanno in frantumi alcune vetrate, gli affreschi dello spagna sono sfregiati si salvano altre opere d’arte. Leggi tutto…
L’ultimo grido di Elisa Benedetti contro lo sballo
Le circostanze (motivazione di determinati comportamenti,eventuale influenza di alcol e droghe sugli stessi, modalità dell’allarme, tipologia di intervento , tempi di localizzazione e recupero ) sono da chiarire ma ormai appaiono ininfluenti. Nello schema asettico che la legge assegna ai procedimenti giudiziari queste circostanze potranno al massimo cambiare la cornice, non ridisegnare il quadro che è quello di un fascicolo che resta aperto solo perché alcuni adempimenti tecnici devono fare il loro corso:il completamento dell’autopsia per primo. Il quadro dal punto di vista giudiziario è considerato completo. Il fascicolo potrebbe essere chiuso. Elisa Benedetti è stata uccisa dal freddo:vuol dire che non c’è un omicida per stupro (la violenza sessuale è stata esclusa dalla perizia medico-legale) da identificare; vuol dire che non c’è un omicida da overdose( il decesso non è stato provocato dalla droga ) da ricercare; vuol dire che le responsabilità della morte nel fango della questa giovane donna non sono attribuibili a qualcuno. Il killer è l’ipotermia,non si può indagare,arrestare,condannare l’ipotermia. Fine della partita giudiziaria contro il decesso .La giustizia,in altre parole , ha assolto questo suo primo compito , il più importante:non ci sono colpevoli per la fine straziante della venticinquenne di Città di castello. Leggi tutto…
Il motore spompato della giustizia
I grafici dell’andamento dei fenomeni criminali non registrano perturbazioni particolari rispetto ai tracciati dell’anno scorso. Non inficiano questa sorta di stagnazione dei valori con i quali si misura l’allarme sociale ,alcune tendenze che pure non sono tranquillizzanti , come l’aumento dei reati contro il patrimonio e contro la persona o come il sovraffollamento delle carceri dove i tentativi di suicidio sono stati ventinove . I grafici che tengono banco all’apertura dell’anno giudiziario sono quelli che si riferiscono al funzionamento della macchina. Leggi tutto…
La giustizia,il giustizialismo e i tempi correnti
Il <<giustizialismo>> c’è quando la giustizia diventa esercizio di parte di un potere senza regole e quindi senza rispetto dei doveri e dei diritti delle parti in causa. Meglio: solo una parte stabilisce e impone la norma. Una non-giustizia,in altri termini. Juan Peron è stato al potere in Argentina sorretto da un movimento politico che ha fatto del giustizialismo (l’eliminazione anche per una surrettizia via giudiziaria a senso unico degli oppositori e dei portatori di un pensiero diverso) la sua cifra storica tanto da guadagnarsi l’attribuzione del conio del termine. Leggi tutto…