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il marketing territoriale e i giornalismo locale.
Alle 10,30 di venerdì 23 aprile 2010 al Centro Servizi Galeazzo Alessi di Perugia siamo una bella pattuglia con tre presenze significative,il presidente della Camera di Commercio Giorgio Mencaroni,il presidente dell’Azienda promozione Turistica Stefano Cimicchi e lo storico non banale Gerardo Gatti.Il compito è: un confronto sul ruolo dei media nella costruzione dell’immagine del territorio e del clima di opinione e sull’efficacia delle politiche territoriali.Si registrano inteventi acuti,documentati,propositivi.Si parla del caso Meredith e dei turisti che non arrivano.Dei troppi localismi mentre tocca vendere l’Umbria in un unico pacchetto tutto compreso. Di quanto ancora faccia presa san Francesco nel mondo pur incalzato da San Benedetto. Di quei grandi vettori promozionali che sono/sono stati Umbria Jazz,il Perugia in serie A e Nakatà. Leggi tutto…
Ezio Mauro al Festival del giornalismo di Perugia
Sul palcoscenico del Pavone due poltrone. In platea e sui palchi tutto esaurito:sono giovani, soprattutto giovani che forse vogliono fare i gornalisti, che forse si occupano di comunicazione di massa, che forse stanno soltanto con gli occhi aperti su quello che gli gira intorno. Di certo si sentono cittadini con doveri e diritti . C’è una preoccupazione che li accomuna: temono che gli venga scippato il diritto ad essere informati e che vengano privati della possibilità di compiere scelte consapevoli:nel lavoro,nella società, attraverso la politica.Su una delle poltrone c’è Angelo Agostini direttore di “Problemi dell’Informazione”. Leggi tutto…
Il Festival del Giornalismo e la Carta di Perugia dimenticata
Il Festival Internazionale del Giornalismo, ha tra i tanti,anche il tema dell’informazione sulla salute e sulle malattie, nella scaletta dei sui impegni.E’ un tema che l’Umbria ha anticipato con atti concreti nel 1995.Atti che contengono impegni ,obblighi e doveri. Atti che sono stati dimenticati troppo in fretta dai diretti interessati. Riproporre oggi “La Carta di Perugia”,s ottoscritta nel 1995 dall’Ordine dei Giornalisti, dall’Ordine dei Medici e dall’Ordine degli Psicologi, potrebbe essere un piccolo contributo al dibattito. Leggi tutto…
giornalisti, crimine e criminali
Cronaca nera a 360 gradi in un confronto tra Pino Scaccia (inviato del Tg1), Italo Carmignani (inviato de “Il Messaggero”) e Alvaro Fiorucci (vicecaporedattore del Tgr Umbria ) ospiti del circolo culturale “Angelini” di Città di Castello. Il dibattito- coordinato dal presidente del circolo Luigi Chieli- si è caratterizzato per lo scambio di esperienze e di opinioni, spesso divergenti, tra i tre giornalisti sullo sviluppo dei fenomeni che hanno caratterizzato l’evoluzione della criminalità dagli anni ’90 dello scorso secolo ad oggi. Leggi tutto…
i Cavalieri, la cronaca e la musica
Passignano è la città scelta dall’Associazione Cavalieri d’Italia per l’annuale Festa di Primavera, momento di incontro all’insegna della cultura tra gli iscritti.Per la prima volta si parlerà anche del ruolo della cronaca nei mass media e l’impatto delle notizie sulla nostra vita quotidiana. L’occasione è offerta dall’analisi di due libri,”Il cacciatore di bambini” e “Un bambino da fare a Pezzi” di Alvaro Fiorucci editi da Morlacchi.Interveranno giornalisti,il sindaco di Passignano, dirigenti dell’Associazione Cavaliere d’Italia.L’incontro si tiene sabato 17 aprile 2010 alle 17,30 nell’ Auditorium Urbani . Un concerto dei “Solisti di Perugia” concluderà l’incontro. Diplomi al merito saranno consegnati ai soci che con la loro attività sono benemeriti dell’UNCI.
Noi e il crimine (da Fotoreporter 1978/2010)
di Alvaro Fiorucci
Trascinata sul palcoscenico della recita mediatica con i costumi della cronaca, lei che è abituata a vestire i panni della storia e della cultura alta, epidermicamente infastidita dalle improvvisazioni e dalle dissonanze, ha ballato sguaiata e senza copione per una lunga stagione, lei che ha il tempo dei passi lenti e felpati del minuetto, interpretando una insospettabile <<honky tonk woman>>.Una donna da bettola e da bordello. Una donna da misurare con gradi del whiskey o del Negroni, da mettere a fuoco tra i fumi della marijuana e le strisce di coca. Una donna che suscita e soddisfa appetiti, principalmente sessuali, va da sè.Se lo avessero saputo allora, Mick Jagger e Keith Richard, chissà, forse avrebbero cambiato il soggetto di quel successo sfornato alla fine degli anni sessanta del secolo scorso e avrebbero messo insieme parole e note per schitarrare <<honky tonk town>>, la città persa, al posto di <<honky tonk woman>>, la femmina persa.Dunque, città di malaffare, città di droga che piove come manna in tutte le sue declinazioni.Città di amplessi facili, di coppia e di gruppo. Città che Sodoma e Gomorra le fa un baffo. Leggi tutto…
Un libro, il crimine,la criminologia
TREVI – “Un bambino da fare a pezzi”. Rapimento e liberazione di Augusto De Megni. Un libro di Alvaro Fiorucci, giornalista della sede regionale Rai e cronista di nera e di giudiziaria. Nel volume di 215 pagine, edito dalla Morlacchi di Perugia e presentato sabato scorso a villa Fabri di Trevi, non c’è nessun finale a sorpresa. Lo sottolinea lo stesso Fiorucci il quale precisa che «non racconta la storia di Augusto De Megni, bensì quella di un sequestro di persona e delle indagini che hanno portato alla sua liberazione». La storia, infatti, è nota ed è tornata alla ribalta nel 2006, quando Augusto De Megni (oggi trentaduenne) partecipò e vinse il reality show de “Il grande fratello”. Alvaro Fiorucci, dunque, racconta gli snodi più importanti, i retroscena inediti ed anche i tanti personaggi che entrarono in gioco nella vicenda di venti anni fa. Un’inchiesta giornalistica ricostruita attraversa le carte processuali, piena di pathos, e narrata in modo brillante con lo stile di un maestro del giornalismo umbro. Leggi tutto…
Analisi criminologica di un sequestro di persona
La stagione dei sequestri di persona e la sua fine. Le radici storico-sociali e le diverse modalità di azione della criminalità di matrice sarda e di quella di origine calabrese che tra gli anni ’80 e ’90 dello scorso secolo avevano il monopolio di questo tipo di delitti. Sono alcun i degli aspetti del fenomeno che verranno esaminati dal criminologo Fabrizio Fornari, docente dell’Università di Perugia esaminerà sabato 3 aprile alle 17 ,30 a villa Fabri di Trevi in occasione della presentazione del libro <<Un bambino da fare a pezzi- sequestro e liberazione di Augusto De Megni>> scritto da Alvaro Fiorucci ed edito da <<Morlacchi>>.Il volume è strutturato secondo i cani della narrativa d’inchiesta, ossia il racconto si sviluppa intorno ad una rilettura analitica degli atti processuali e si arricchisce di episodi e fatti inediti raccolti sul campo venti anni dopo i fatti.
E’ la stessa struttura che l’autore ha utilizzato per riportare all’attenzione dell’opinione pubblica i delitti del << Mostro di Foligno>> con il libro <<Il cacciatore di Bambini>>. L’ analisi criminologica del sequestro di Augusto De Megni e dei sui retroscena arricchirà la ricostruzione dei fatti di un contributo scientifico mai sperimentato nel caso specifico.
In mille per Fotoreporter a Perugia
Sono arrivati in mille, e le previsioni più ottimistiche ne davano non più di quattrocento, all’anteprima della mostra <<Fotoreporter- Perugia 1979-2010>> promossa dall’assessore alla cultura di Palazzo dei Priori Andrea Cernicchi e curata da Federico Fioravanti, Alvaro Fiorucci e Alberto Mori,aperta al pubblico dal 21 marzo a palazzo della Penna, centro storico del capoluogo umbro. Una prima scommessa vinta. La prossima, la più importante è tutta da giocare con i visitatori che verrano senza inviti e con l’unica motivazione di rileggere attraverso gli scatti di Giancarlo Belfiore, Pietro, Gian Matteo e Tommaso Crocchioni, Marco Giugliarelli, Urbano, Leonetto e Stefano Medici e Roberto Settonce ( due generazioni di fotoreporter a confronto) la storia di trenta anni della città. Saranno perugini e gente che viene da fuori, turisti: è il racconto giusto quello proposto con la selezione fatta da chi ha scelto le immagini? Offre una reale ricostruzione storica ? Ci sono ridondanze o omissioni? La selezione è una effettiva rappresentazione della realtà o la distorce ? Al dunque ci si arriverà al momento della chiusura fissato, per ora, al 16 maggio.